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Tatuati sette milioni di italiani: il 17% è pentito

ROMA. Crescono i baby tatuati che ormai sono il 7,7% di quelli fra i 12 e i 17 anni. Il dato emerge dalla prima fotografia ufficiale del fenomeno che arriva dall'Istituto Superiore di Sanità. In alcune regioni come la Sicilia è completamente vietato per gli under 18, in altre come la Toscana è vietato sotto i 14 anni e il consenso informato deve essere firmato dai genitori. Le precedenti indagini sul fenomeno condotte dall'Eurispes confermano l'aumento del fenomeno ben percepito da chi si occupa di giovani. Ed un altra recente ricerca dell'Università romana di Tor Vegata dice che un quarto dei liceali che si sono sottoposti a tatuaggi e piercing ha avuto problemi di infezioni.

Ma anche l'attenzione da parte di mamma e papà sul fenomeno sembra in alcuni casi lacunosa.

Alberto Renzoni, esperto dell'Istituto Superiore di Sanità che ha coordinato l'indagine sottolinea come in generale solo il 22% di chi si è rivolto a un centro per tatuarsi non ha firmato il consenso informato. «È invece  necessario non solo firmarlo ma che nel farlo ci sia un reale consenso e una reale informazione, considerato inoltre che una fetta consistente delle persone tatuate è rappresentato da minori che potrebbero farlo solo con il consenso dei genitori».

Iniziare presto inevitabilmente aumenta il rischio di entrare nel grande gruppo dei «pentiti»: di chi cambia idea e si rivolge al un medico per cancellare un disegno che non si vuole più portare sul proprio corpo. Il 17,2% dei tatuati italiani ha dichiarato di voler rimuovere il proprio tatuaggio e di questi il 4,3% l'ha già fatto. I costi per l'intervento con il laser - unico sistema a disposizione dopo che alcune creme cancella-tattoo sono state ritirate dal mercato per pericolosità - sono elevati. Servono non meno di 4 sedute per fare sparire un tatuaggio, ma a seconda delle dimensioni ne possono servire anche 10, un anno circa di lavoro con costi che variano dal mille ai 5 mila euro, ha spiegato Francesco Madonna Terracina, chirurgo plastico e docente di laser terapia alla scuola di medicina estetica della Fondazione Fatebenefratelli a Roma.

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