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Giocare e fare tanti sbadigli... per la nanna dei bimbi arriva il "metodo del coniglio"

La ricetta proposta dal libricino The Rabbit Who Wants to Fall Asleep (Il Coniglio che voleva addormentarsi: Un nuovo modo di far addormentare i bambini) sulla carta sembra semplice e precisa.

Giocare un bel po', leggere ad alta voce, fare tanti sbadigli e spargere polvere dei sogni. Ed ecco che gli occhietti diventano pesanti, le gambette si rilassano e i bambini, anche quelli più agitati, finalmente si addormentano... La ricetta proposta dal libricino The Rabbit Who Wants to Fall Asleep (Il Coniglio che voleva addormentarsi: Un nuovo modo di far addormentare i bambini) sulla carta sembra semplice e precisa.

E deve essere anche abbastanza efficace se questo volume di 26 pagine - scritto e pubblicato dallo psicologo svedese Carl-Johan Forssén Ehrlin nell'aprile 2014 attraverso Createspace, la piattaforma Amazon di auto-pubblicazione per i libri cartacei - sta scalando le classifiche in Regno Unito, Francia e Germania.

 La versione inglese della storia di Camillo, il coniglio "soporifero", è infatti il primo libro auto-pubblicato a guidare la classifica di Amazon.com, Amazon.fr e Amazon.co.uk. Anche su Amazon.de guida la classifica di vendita delle fiabe della buonanotte. Tra le 7 lingue in cui è stato tradotto c'è anche l'italiano e Amazon.it annuncia  una versione cartacea in promozione.

E stiano pur tranquille le mamme rimaste sotto choc per i pianti ad oltranza dell'altro super venduto libretto per educare i bambini al sonno, il "Fate la nanna" del neuropsichiatra spagnolo Edward Estivill. Qui i bambini non devono essere rassicurati e poi lasciati piangere uno, due o più minuti da soli nel loro lettino.

Il metodo Forssén propone tecniche psicologiche e linguistiche e tecniche di rilassamento per far addormentare i bambini attraverso la lettura e nella paginetta iniziale viene spiegato quando e come leggere e interpretare il libro. E non serve avere le capacità oratorie di Cicerone o quelle teatrali di Albertazzi: basta solo abbassare la voce in alcune parti, rallentare o velocizzare la lettura in altre, ripetere spesso il nome del piccolo insonne e lanciarsi in una serie di enormi e incontenibilisbadigli. Durante le 26 pagine, i verbi "dormire" e "addormentarsi" sono utilizzati circa 80 volte, in particolare in combinazione con la parola "adesso". Il resto lo fa Camillo: attraverso incontri ad hoc con Lumaca Sonnacchiosa, Gufo Occhi Pesanti e Zio Sbadiglio aiuta a rilassarsi, concentrarsi e, finalmente, a lasciarsi andare al sonno.

E chi ancora ricorda le notti da incubo passate con i propri pargoli e ormai ha figli grandicelli non deve mangiarsi le mani dalla rabbia perché non ha conosciuto al momento giusto l'ipnotico Camillo: Forssén non si ferma e sta lavorando su un nuovo titolo che dovrebbe sostenere i bambini nel costruire la propria l'autostima...

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