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Cambiamento climatico, le "colpe" dell'uomo risalgono a tremila anni fa

A ipotizzarlo è uno studio dell'Università Ca' Foscari di Venezia e dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche (Idpa-Cnr) sui ghiacci della Groenlandia.

ROMA. L'uomo potrebbe aver alterato il clima ben prima della rivoluzione industriale, già con gli incendi innescati 3.000 anni fa nelle foreste europee per fare spazio a insediamenti e campi per agricoltura e allevamento. A ipotizzarlo è uno studio dell'Università Ca' Foscari di Venezia e dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche (Idpa-Cnr) sui ghiacci della Groenlandia. Questi veri e propri archivi ambientali della storia climatica della terra sono stati analizzati da Ca' Foscari nell'ambito di due progetti europei coordinati da Carlo Barbante, direttore dell'Idpa-Cnr e professore di Chimica analitica dell'ateneo. I risultati sono pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters.

"Abbiamo riscontrato un picco nel flusso di prodotti di combustione di vegetazione tra 3500 e 2500 anni fa senza eguali negli ultimi 110.000 anni - afferma Piero Zennaro, ricercatore di Idpa-Cnr e Ca' Foscari - difficilmente spiegabile dai soli fattori climatici naturali. Solo un forte contributo umano sembra poter spiegare l'andamento 'anomalo' di combustione di biomassa registrato nei ghiacci della Groenlandia". Un'ipotesi confermata anche dai modelli climatici.

"Si osserva - dice Zennaro - una forte attività incendiaria in simulazioni che tengono conto della variabile antropica, quale densità di popolazione e terra coltivata procapite che invece non risulta importante considerando le sole variabili naturali. Numerosissime ricostruzioni indipendenti di incendi, possibili grazie a dati sul carbone e pollini raccolti in Europa, mostrano un picco coincidente con quello trovato nella carota di ghiaccio in Groenlandia". Elemento, quest'ultimo, emerso analizzando la presenza nelle carote di uno specifico marcatore chiamato levoglucosano, un composto organico prodotto dalla combustione di biomasse.

"La metodologia aveva già dato riscontri incoraggianti nei mesi scorsi - rileva -, al termine dell'analisi di centinaia di campioni relativi agli ultimi 2.000 anni di storia del clima, mostrando precisamente registrate nei ghiacci le tracce di mega incendi provocati da drammatiche siccità nel continente asiatico". La carota North Greenland Eemian Ice Drilling, un cilindro di ghiaccio lungo 2.537 metri, è la più recente estratta nel Nord Ovest della Groenlandia ed ha permesso ai ricercatori di intraprendere un viaggio indietro nel tempo di 128.000 anni.

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