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Infarto, le persone basse rischiano di più

ROMA. Le persone alte hanno un cuore più sano; quelle di bassa statura rischiano di più, invece, di soffrire di malattie cardiache come angina e infarto: ogni 6,5 centimetri di altezza in più si determina una riduzione del 13,5% nel rischio di malattie cardiache.

Lo rivela un vasto studio di epidemiologia condotto da un consorzio mondiale di ricercatori coordinato da Nilesh Samani dell'Università di Leicester in Gran Bretagna e pubblicato sul New England Journal of Medicine. Tra gli autori dello studio anche l'italiano Giovanni Veronesi dell'Università degli Studi dell'Insubria.

Secondo gli autori i geni che ''determinano'' la statura di un individuo giocano un ruolo anche nella salute cardiovascolare, ruolo che resta al momento misterioso. Si noti però, sottolineano gli autori del lavoro, che l'aumento di rischio cardiaco connesso con la bassa statura non è così incisivo, è infatti di gran lunga più basso rispetto a quello prodotto da ben noti fattori di rischio quali fumo e obesità.

Non è la prima volta che si sospetta una qualche relazione tra statura e rischio cardiovascolare di un individuo, in particolare rischio di malattia acuta delle 'coronarie', le arterie che ossigenano il cuore e, quindi, di problemi quali angina o infarto. Ma finora si era pensato che il legame tra statura e salute del cuore fosse solo indiretto: ad esempio si ipotizzava che una scarsa qualità della nutrizione o l'insorgere di malattie infettive in età pediatrica potessero essere responsabili sia della bassa statura di un individuo, sia del suo rischio cardiaco.

Ma il nuovo studio mostra che vi è l'effetto della genetica dietro il misterioso legame tra altezza e salute del cuore. Gli esperti hanno infatti eseguito analisi genetiche su un campione mondiale di individui, 65mila soggetti con malattie cardiache e 128mila non affetti da tali patologie. In particolare gli epidemiologi hanno verificato il rischio cardiaco di ciascun individuo in presenza o assenza nel suo Dna di geni già noti per influenzare la statura e hanno così riscontrato l''effetto altezza'' sulla salute del cuore. Varianti genetiche note per ''condannare'' un individuo alla bassa statura sono risultate anche associate a maggior rischio cardiaco. Gli autori hanno stimato che ogni 6,5 centimetri di altezza in più determina una riduzione del 13,5% nel rischio di malattie cardiache.

Difficile dire in che modo i ''geni dell'altezza'' siano anche correlati alla salute del cuore; è possibile che i geni che limitano la statura di un individuo siano anche ''causa'' di una predisposizione a soffrire di colesterolo alto e eccesso di trigliceridi. Ma è una spiegazione solo parziale; di certo sono in gioco altri fattori al momento ignoti.

E comunque, ribadiscono gli autori, il peso dei geni della statura sulla salute del cuore è minimo rispetto a quello di altri fattori di rischio ben noti quali l'obesità e il fumo.

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