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Addio alla segretaria nel Regno Unito, ma quelle che restano fanno "bingo"

Tra il 2001 ed il 2013 nel Regno Unito si sono persi così ben 163mila posti di segretaria, di cui 33mila nella sola città di Londra. Eppure, riferisce il quotidiano della City, gli 'executive' cercano di tenersi strette le collaboratrici più strette: e alla fine le assistenti personali che sono riuscite a "sopravvivere" evitando il licenziamento costano sempre di più.

LONDRA. C'era una volta la segretaria, quella discreta assistente che si occupava di passare le telefonate, di scrivere a macchina le lettere, di curare la corrispondenza e l'agenda e di rendere più facile la vita del "capo", che così poteva dedicarsi soltanto a dirigere e a fare strategie. Indimenticabile resterà - nell'immaginario britannico - miss Moneypenny, la super segretaria di 'M', capo del Servizio segreto di Sua Maestà Britannica perdutamente innamorata di 007 nei film di James Bond.

Ma il mestiere, al di là degli anacronismi di genere, è ormai destinato inesorabilmente ad estinguersi. Colpa dei computer sempre più piccoli ed efficienti e dei device elettronici di cui ciascun manager dispone: "attrezzi" che rendono la vita più facile, praticamente a costo zero, anche se magari non profumano di essenze delicate. Ma colpa anche del fatto che i manager lavorano sempre meno negli uffici e sempre più da casa propria: per cui servono meno segretarie e più scrivanie eleganti su cui appoggiare il computer portatile nel salotto di casa: oggetti di arredamento le cui vendite si sono impennate di ben il 20% nell'ultimo anno in Gran Bretagna.

Tra il 2001 ed il 2013 nel Regno Unito si sono persi così ben 163mila posti di segretaria, di cui 33mila nella sola città di Londra. Un calo impressionante, stimato in quasi il 47% del totale rispetto all'inizio del periodo preso in considerazione da una ricerca che viene pubblicata dal Financial Times ed elaborata da studiosi di sociologia dell'università di Oxford, secondo cui robot, smartphone e computer sembrano avere ormai vinto la battaglia sulle segretarie.

Eppure, riferisce il quotidiano della City, gli 'executive' cercano di tenersi strette le collaboratrici più strette: e alla fine le assistenti personali che sono riuscite a "sopravvivere" evitando il licenziamento costano sempre di più. Secondo l'associazione degli 'Executive assistants', come ora si chiamano le segretarie, che nel Regno Unito riunisce 15mila persone al 97% donne, una di loro guadagna in media cinquantamila sterline, circa settantamila euro all'anno, e ci sono punte addirittura di 200mila sterline oltre ai bonus: uno stipendio che in Italia prendono pochi dirigenti. "Ma il nostro è un lavoro unico, che in tanti non capiscono,", spiega Zelda Lagrange, che per diciannove anni è stata al fianco di Nelson Mandela. "Un lusso che non tutti possono permettersi, ma che se viene utilizzato in maniera efficiente ed intelligente fa la differenza nel top manager e nel dirigente di successo"

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