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Droni, occhi indiscreti a bassa quota: le regole da conoscere

23 maggio: E' boom dei droni, destinati al successo dei telefonini

PALERMO. Vi sono passioni che talvolta diventano professioni, come sta avvenendo con l’aeromodellismo, oggi supportato dai droni, quei fantasiosi modelli radiocomadabili simili ad elicotteri in miniatura dotati spesso di videocamere e sensori particolari. Sul web abbondano riprese video panoramiche realizzate dall’alto e talvolta selfie riguardanti partite di calcio o eventi pubblici; tutto bellissimo, spettacolare, ma è bene sapere che la maggior parte di queste riprese sono fuorilegge. Da qualche anno la tecnologia tiene un passo decisamente più veloce delle normative applicabili ed il caso dei droni ne è un esempio.

Il volo radiocomandato è sottoposto ad alcune regole che discernono l’attività ludica da quella professionale. Ad esempio, il volo su aree pubbliche è soggetto a normative regolamentate attualmente dall’Enac, tanto che i soggetti autorizzati devono necessariamente possedere un patentino e sottostare ad una serie di regole disconosciute a chi si avvicina per la prima volta a questo genere di attività. La tutela dei cittadini e quella dei professionisti abilitati è ancora in fase evolutiva. Il regolamento Enac sui sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, identificati dalla sigla SAPR, è in vigore dal mese di aprile 2014. Va specificato che gli aeromodelli non sono considerati aeromobili e possono essere utilizzati esclusivamente per impiego ricreazionale o sportivo, ma vi sono delle regole da rispettare.

Antonio D’Argenio, amministratore della Panoptes, società siciliana dedita alla mappatura geomatica ed alla videosorveglianza industriale tramite droni è anche il vicepresidente della neonata associazione che riunisce gli operatori professionali dell’emergente mercato dei piccoli droni radiocomandati. “Assorpas è un associazione di filiera che unisce tutti gli attori del settore dei piccoli droni – sottolinea D’Argenio - Si tratta di un settore ad alto tasso di innovazione, destinato a un rapidosviluppo, la cui crescita è strettamente collegata all'esistenza di norme chiare ed equilibrate. I droni infatti sono oggetto di una forte attenzionemediatica che ne esalta qualità e potenzialità ma che trascura quasi sempre di evidenziare aspetti cruciali quali la professionalità e la sicurezza legati al loro impiego. La mancanza di un'informazione corretta e completa può indurre i committenti ad affidarsi a persone che spesso non risultano in regola con la normativa Enac.”

La legge prevede delle responsabilità significative anche per i committenti di lavori effettuati con i droni, i quali devono affidarsi ad aziende riconosciute, per salvaguardare la sicurezza sia delle persone che del territorio. Le sanzioni in alcuni casi sono pesanti: si incorre nella violazione del codice di navigazione aerea, in quanto i droni, anche se di piccole dimensioni, sono classificati come aeromobili a tutti gli effetti, e nel reato di attentato all’incolumità pubblica, oltre che nella violazione della legge sulla privacy; inoltre chi non è autorizzato non può stipulare polizze assicurative. Per sapere quali sono gli operatori abilitati è stato attivato un portale internet www.operatori­apr.it.

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