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La pratica del Tai rallenta il declino mentale degli anziani

ROMA. Il Tai chi migliora le funzioni cognitive (memoria, ragionamento, apprendimento) di anziani sani o che sono già andati incontro a qualche deficit cognitivo; rallenta inoltre il passo dell'inesorabile declino cognitivo tipico dell'età. Lo rivela una ricerca pubblicata sul Journal of the American Geriatrics Society e condotta da Peter Wayne, basata sull'esame di dati raccolti da 20 studi precedentemente pubblicati per un totale di 2553 anziani.

Il declino cognitivo è un effetto comune dell'invecchiamento e influenza memoria e capacità di ragionamento dell'anziano.

L'attività fisica si è rivelata un'ottima strategia di miglioramento delle performance cognitive e il Tai Chi è una forma di esercizio piuttosto completa perché incorpora aspetti cognitivi, meditativi e sociali insieme. Il Tai Chi è peraltro un'attività soft, molto indicata per l'anziano. E' per questo che i ricercatori hanno voluto valutare se avesse un qualche effetto nel prevenire o rallentare il declino cognitivo.

Gli effetti del Tai Chi sono stati dunque confrontati con quelli di forme di esercizio fisico e con la pratica di alcun esercizio.

E' emerso che il Tai Chi ha effetti sul miglioramento delle performance cognitive sia di anziani sani, sia di anziani con qualche forma di deficit cognitivo già insorta.

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