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Cometa Lovejoy, raggiunta la distanza minima con il Sole

ROMA. La cometa C/2014 Q2 Lovejoy è a 'tu per tu' con il Sole. Ha infatti raggiunto la distanza minima,
ossia il perielio, ed è ormai molto luminosa, tanto che in teoria potrebbe essere visibile anche a occhio nudo. Purtroppo la luce della Luna ha la meglio e per riuscire a vedere la cometa non resta che allontanarsi dalle città e aiutarsi con un binocolo.

«La distanza della cometa dal Sole al perielio è di circa 190 milioni di chilometri, ossia superiore alla distanza media
tra Sole e Terra, che è di circa 150 milioni di chilometri», rileva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual
Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. Per la cometa il passaggio ravvicinato con il Sole «è un vero e proprio 'giro di boa': fino oggi - aggiunge - l'astro chiomato si era avvicinato all'astro diurno, da ora inizia ad
allontanarsene». Attualmente, prosegue Masi, «la luminosità della Lovejoy si attesta intorno alla magnitudine 4.5, dunque sarebbe tecnicamente visibile ad occhio nudo da luoghi bui», considerando che l'occhio umano è in grado di vedere stelle fino alla magnitudine 6, naturalmente lontano dalle luce della città. Peccato, però, aggiunge Masi, che «in questo periodo la Luna, che sarà piena il 4 febbraio, è così luminosa da rendere di fatto impossibile individuare la cometa senza l'aiuto di un seppur modesto binocolo».

Proprio nel giorno in cui ha raggiunto la distanza minima dal Sole, la cometa Lovejoy «ha fatto il suo ingresso nella
costellazione di Andromeda ed è comodamente visibile di prima sera. Quindi - aggiunge Masi - continuerà a spostarsi sempre più verso Nord e dalla metà di febbraio, quando ormai la Luna si sarà spostata nella parte profonda della notte, sarà di fatto circumpolare, ovvero non tramonterà mai per le nostre latitudini e si potrà osservare facilmente con un binocolo».

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