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Influenza, superati i 2 milioni di casi: aumentano quelli gravi

ROMA. Superato il tetto di 2 milioni di casi per l'influenza stagionale: in attesa del picco ormai sempre più vicino, atteso per la metà di febbraio, continua ad aumentare il numero di italiani costretti a letto dai virus, mentre si sta facendo «preoccupante» la situazione nei Pronto soccorso, dove si registra un notevole aumento dei casi gravi. In alcuni ospedali, i pazienti in condizioni critiche sono addirittura raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno.

Ad oggi, secondo le rilevazioni dell'Istituto superiore di sanità (Iss), l'influenza ha superato i 2,6 milioni di casi dall'inizio della stagione. Secondo il bollettino dell'Iss, nell'ultima settimana si stima che ci siano stati 641mila casi, con un brusco aumento tra i bambini. Complessivamente, nella settimana tra il 19 e 25 gennaio il livello di incidenza totale è arrivato a 10,55 casi per mille assistiti. Valori ben più alti quelli raggiunti nei bambini tra 0 e 4 anni, dove l'incidenza è stata pari a 29,10 casi per mille assistiti. In aumento, anche se in modo più contenuto, pure i casi nelle fasce adulte. In molte regioni il numero di casi è alto, ma Marche, Emilia Romagna e la provincia autonoma di Trento risultano le più colpite. E con la repentina impennata dei casi, in molti Pronto soccorso la situazione è critica a causa del sovraffollamento: in vari ospedali, afferma all'ANSA il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) Gian Alfonso Cibinel, «i codici rossi sono aumentati fino al 100%, i codici gialli fino al 25% ed i casi di polmonite, diretta conseguenza o complicanza dell'influenza, sono aumentati dal 3 al 10%, con pari aumento dei casi che richiedono respirazione artificiale».

Nell'ultimo mese, sottolinea Cibinel, «l'aumento degli accessi in Pronto soccorso si può stimare fino al +15%, rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La differenza più significativa - afferma - è appunto l'aumento assoluto dei casi più gravi». Ciò è attribuibile, chiarisce Cibinel, «all'aumento dei casi
totali, in parte determinato dalla ridotta copertura vaccinale registratasi quest'anno, e in parte dipendente dalle caratteristiche proprie dei virus e anche dalla coesistenza di virus diversi; sono stati infatti registrati casi gravi sia da influenza A-H1N1, sia da altri ceppi di influenza A come H3N2 e da ceppi di influenza B». Altro dato indicativo, rileva il presidente Simeu, è che «alcuni casi seri, come peraltro capita in tutte le epidemie influenzali, si sono verificati anche in soggetti giovani non affetti da patologie croniche, con necessità di supporto artificiale della funzione respiratoria».

La situazione, rileva l'esperto, è quindi "preoccupante": "In alcuni Pronto soccorso i malati gravi, come quelli con polmonite, sono curati in barella, negli stessi locali, per l'impossibilità di essere trasferiti in reparto a causa della mancanza di posti letto per ricovero". In altre parole, denuncia il presidente Simeu, "i Pronto soccorso, soprattutto quelli delle grandi città, sono in serissima difficoltà perchè non riescono a indirizzare i pazienti più gravi nei reparti per il ricovero, e la causa non sono tanto gli accessi impropri quanto appunto la riduzione a monte del numero dei posti letto ospedalieri".

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