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Vivere a lungo e bene? A dirlo sono gli... amici

ROMA. Vuoi sapere se vivrai a lungo e in salute? Chiedilo agli amici. Sono loro, infatti, a dare i giudizi più accurati sulle abitudini che possono portare a una morte precoce così come a una vita duratura e serena, riconoscendo i tratti della personalità che possono predisporre a un maggiore rischio o essere invece del tutto positivi. E' quanto emerge da una ricerca della Washington State University di San Luis, negli Usa.

Pubblicata sulla rivista Psychological Science, la ricerca dimostra infatti che alcuni tratti della nostra personalità da giovani, a 20 anni, sono un indicatore importante per prevedere quanto a lungo si vivrà nell'arco dei successivi 75 anni, e gli amici intimi sono di solito più bravi di noi a riconoscerli. I ricercatori hanno analizzato i dati del Kelly/Connolly Longitudinal Study on Personality and Aging, uno studio durato 75 anni, dal 1938 al 2013, e nel quale venivano riportati alcuni dati su tratti di personalità dei 600 partecipanti , sia auto-riferiti che riportati da amici intimi , tra cui damigelle e testimoni di nozze. Utilizzando informazioni di studi di follow up e certificati di morte,sono riusciti a documentare che i tratti della personalità indicati dagli amici erano più fortemente predittori di un rischio maggiore o minore di mortalità rispetto alle auto- valutazioni.

Degli esempi? Gli uomini descritti dagli amici come più coscienziosi e aperti risultavano aver vissuto più a lungo, così come le donne valutate come stabili emotivamente e amabili. "Gli amici possono vedere qualcosa che noi non vediamo- spiega il dottor Joshua Jackson, che ha svolto la ricerca- nelle auto- valutazioni si può essere prevenuti o 'omettere' alcuni aspetti della propria personalità, perché non c'è nessuno a fare da contraltare".

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