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Influenza, in calo le vaccinazioni tra le future mamme

ROMA. Drastico calo delle vaccinazioni antinfluenzali, quest'anno, tra le future mamme: in poche, infatti, secondo alcune stime, si sono immunizzate e questo anche a causa del cosiddetto 'effetto Fluad', legato ai timori destati dal ritiro di questo vaccino, inizialmente collegato ad alcuni decessi sospetti e poi 'scagionato'. Ad affermarlo è il ginecologo Claudio Giorlandino, segretario generale del Collegio italiano di medicina materno-fetale (Sidip), che segnala un allarme diffuso proprio tra molte gestanti che «in migliaia si stanno rivolgendo ai ginecologi preoccupate per gli effetti del virus sul feto».

«Un numero molto elevato di donne incinte, anche a causa dell'effetto Fluad - spiega Giorlandino - ha deciso di non vaccinarsi, nonostante la vaccinazione sia consigliata e gratuita per le donne in gravidanza al 2/o e 3/o trimestre, ed i ginecologi stanno ricevendo in questi giorni migliaia di telefonate di gestanti preoccupate». In una indagine a campione della Sidip, sottolinea, «si rileva che poche sono le donne in gravidanza che si sono vaccinate in tempo: gli estremi parrebbero essere il Lazio, dove meno del 20% dichiara di essere vaccinata, e l'Emilia Romagna da dove giungono notizie di circa l'80% di gestanti protette dal vaccino. In genere però, vista la scarsa attitudine a vaccinarsi in gioventù, si rileva un numero di vaccinate mediamente del 40/50%. È quindi logico che molte gestanti, questo anno più dei passati, vadano incontro all'epidemia influenzale».

L'esperto, tuttavia, rassicura: «L'influenza e particolarmente i suoi sintomi respiratori, come anche l'aumento consistente della temperatura, non vanno
sottovalutati, ma le gestanti devono sapere che non vi sono controindicazioni al trattamento dei sintomi sia con antivirali sia con opportuni antinfiammatori e, soprattutto, al bisogno, non vi sono controindicazioni all'uso degli antibiotici che il medico prescriverà». Se l'influenza colpisce gestanti nel primo trimestre di gravidanza, avverte l'esperto, «non si deve entrare in ansia. I virus influenzali non sono in genere virus che determinano malformazioni al feto. Benchè esistano evidenze che il virus possa attraversare la placenta, ben pochi casi sono mai stati dimostrati e anche la dimostrazione che il virus influenzale possa indurre aborto è estremamente difficile. È però importante impedire - avverte - che la temperatura salga oltre i 39 gradi e si mantenga a lungo così elevata. Gli antiinfluenzali possono essere usati dietro prescrizione medica».

Se l'influenza colpisce gestanti nel secondo trimestre di gravidanza, valgono gli stessi principi. Nel terzo trimestre di gravidanza, invece, le complicanze, afferma Giorlandino, «possono essere maggiori per la possibilità di disturbi
respiratori e le terapie per evitarli sono necessarie. Ovviamente, in caso di donne con problemi gestazionali particolari, si rende necessaria una attenta sorveglianza medica». Quanto alla possibilità di vaccinarsi ora, secondo l'esperto si è ormai oltre il tempo limite, tuttavia, avverte, «soggetti a rischio come donne al 3/o trimestre e/o portatrici di malattie o patologie della gravidanza potrebbero ancora essere vaccinate, ricordando che il Center of Disease Control and Prevention degli USA raccomanda la vaccinazione anche durante il periodo della epidemia».

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