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Sensori sparsi su una tuta, ecco la macchina della verità del futuro

La tuta ha diversi rilevatori sparsi su tutto il corpo che riescono a percepire ogni possibile segno di tensione quando si è costretti a mentire

LONDRA. Il cosiddetto poligrafo è destinato ad andare in pensione. Alcuni scienziati britannici e olandesi stanno lavorando a una innovativa macchina della verità che si
basa su una speciale tuta, simile a quella usata nel cinema per registrare il movimento del corpo umano, che ha una attendibilità fino al 70-80%. Secondo il britannico Guardian,
questo nuovo strumento potrà essere nelle stazioni di polizia nel giro di dieci anni.

Rispetto al poligrafo, che misura una serie di caratteristiche dell'individuo sottoposto ad un interrogatorio, come pressione, polso e respirazione, la tuta ha diversi rilevatori sparsi su tutto il corpo che riescono a percepire ogni possibile segno di tensione quando si è costretti a mentire.

L'uso della macchina della verità classica è stato molto criticato, soprattutto dalle autorità degli Stati Uniti dove il congegno ha avuto più successo. È emerso infatti che chi è ben addestrato, ad esempio agenti segreti, può sfuggire ai rilevamenti. Questo diventa molto più difficile con la nuova tecnologia. Secondo uno degli studiosi che sta lavorando al progetto, Ross Anderson, dell'Università di Cambridge, il nuovo metodo è una alternativa a forme di tortura - che oltre a violare i diritti umani non sono affatto attendibili - come quelle usate dagli agenti della Cia nella guerra al terrorismo.

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