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Celiaco un italiano su 100 ma solo il 20 per cento lo sa

Il volume di affari è di 237 milioni di euro con una crescita continua annuale a due cifre

MILANO. Non più una nicchia di mercato, ma una tendenza che si conferma abitudine diffusa nel consumo di prodotti salutari e digeribili. Il «senza glutine» è sempre più presente tra le scelte dei consumatori e orienta le proposte delle aziende alimentari. I prodotti senza glutine non sono, infatti, solo una scelta di chi è interessato dalla celiachia (1 italiano su 100 è celiaco ma solo il 20% è diagnosticato), come dimostra il volume di affari, che è di 237 milioni di euro con una crescita continua annuale a due cifre. Crescono i negozi per celiaci, con un incremento del 10% all'anno rispetto all'anno precedente.

E il negozio appare la realtà preferita dagli acquirenti dei prodotti Gluten Free, poichè garantisce un'offerta analoga a quella delle farmacie, ma a un prezzo ridotto, un divario che arriva al 40%. Le farmacie continuano però ad essere un forte interlocutore su questo mercato, con un volume d'affari di 176 milioni di euro, mentre la GDO, con un volume d'affari di 61 milioni di Euro, per ora attrae meno il consumatore, che cerca ancora consiglio e assistenza nella scelta del prodotto, anche se numerosi supermercati hanno già realizzato proprie private label dedicate al senza glutine. Un settore comunque in grande crescita al quale Tuttofood 2015, il Salone dell'Agroalimentare in programma a fieramilano dal 3 al 6 maggio 2015 ha deciso di dedicare un'area dedicata e tutta una serie di eventi e dibattiti.

Tra le tante iniziative previste anche il Gluten Free World Championship, organizzato grazie alla collaborazione di Gluten Free Expo in cui pasticceri, panettieri e pizzaioli si sfideranno in una gara all'insegna del senza glutine.

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