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Troppa energia per cercare le prede, ghepardi decimati

Da 100mila esemplari del 1900 a 10mila di oggi

NORTH CAROLINA. Scatta l'allarme per i ghepardi: dai circa 100.000 esemplari nel 1900 si è passati a solo 10.000 oggi. E la colpa non sarebbe di leoni o iene, ma dell'enorme energia che impiegano in lunghi percorsi per cercare le prede. La perdita di habitat e l'aumento di presenza dell'uomo costringe infatti questi felini ad andare sempre più lontano alla ricerca di cibo.

E' quanto evidenzia un nuovo studio di biologi di Europa, Sud Africa e università del Nord Carolina, che ha osservato il comportamento dei ghepardi in due diverse riserve sudafricane, iniettando loro una particolare sostanza 'tracciante' e facendogli indossare radio-collari. Seguendo i ghepardi e analizzando la quantità di questa sostanza rilasciata nei loro escrementi, il gruppo di ricerca è stato in grado di calcolare quanta energia questi velocissimi cacciatori utilizzano per catturare le prede e quanto pesi il fatto di dovere coesistere nel proprio habitat con predatori molto più forti in grado di sottrargli cibo. I risultati sono stati "sorprendenti", secondo i ricercatori: il dispendio energetico del ghepardo durante la caccia è stato "relativamente piccolo, anche tenendo conto dei lori incredibili slanci di velocità". La più grande spesa energetica per la specie si è rivelata essere la grande distanza che gli esemplari sono costretti ad attraversare per trovare le proprie prede, a causa della perdita dell'habitat e della sempre più allargata presenza umana. "Abbiamo dato troppo spesso la colpa a leoni e iene per la decimazione delle popolazioni di ghepardo quando in realtà è probabile che siamo noi a guidare il loro declino, costringendoli a camminare molto di più in quanto riduciamo le loro scorte di cibo ed erigiamo recinzioni o barriere", ha commentato Johnny Wilson, della North Carolina State University, che ha lavorato allo studio.

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