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Il governo lavora alla riforma della maturità: si punta su una nuova tesina

ROMA. Nuova maturità nel 2015. Anche se non si tratterà di una rivoluzione, i 435 mila studenti che affronteranno a giugno l'esame di Stato si troveranno a dover affrontare alcune novità. L'annuncio è del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che sta lavorando in queste ore al testo del decreto definitivo che, varato in tempi brevi, dovrà dare indicazioni certe a scuole e ragazzi.    Una maturità, quella del prossimo anno, che si deve collegare alle linee guida per la "Buona scuola" appena rese note dal governo, che però, ha spiegato il ministro al 'Sole 24 Ore', non contengono indicazioni sull'esame di stato.    
Le modifiche interesseranno la prima prova. "Il saggio breve diventerà centrale" ha detto il ministro, anche per dare piena attuazione agli indirizzi della riforma Gelmini e per avvicinare l'esame di Stato al mondo che ci circonda, produttivo e non solo: "Da quest'anno cambiamo le prove, poi spazio alla valutazione e alla riforma del merito". Sulla maturità, inoltre, bisognerà puntare su una nuova "tesina" per "dare un ruolo maggiore alle esperienze nel mondo produttivo o nelle istituzioni culturali" spiega Giannini, che invece sul saggio breve assicura che "resterà, perché è un esercizio molto utile per capire la capacità di comprensione di un testo e la dote di sintesi".    
Anche il sito specializzato Skuola.net conferma che ci sarà più spazio per il saggio breve, a discapito del tema di storia o di letteratura, "sempre meno adeguato alle scelte dello studente". Un esame di maturità legato al lavoro, "poiché il nostro modello di scuola punta a incrementare l'alternanza scuola-lavoro e guarda molto al rapporto con il mondo produttivo e delle istituzioni culturali". "La direzione di marcia è di renderlo compatibile con la scuola che i ragazzi già fanno e non con la scuola che stiamo costruendo con le linee guida. Le novità sicure sono quelle che si collegano ai nuovi indirizzi previsti dalla riforma Gelmini" aggiunge il ministro dell'istruzione. Le prove, dunque, terranno conto dei nuovi programmi dei licei e degli istituti e saranno rese più coerenti con i nuovi indirizzi di studio, come il liceo musicale che quest'anno, per la prima volta, sarà alle prese con la maturità.    
L'alternanza scuola-lavoro è una delle linee guida della nuova riforma e questa direzione verrà mantenuta anche per quanto riguarda l'esame di Stato. Saranno valorizzate, dunque, le esperienze di laboratorio e gli stage aziendali svolti durante l'anno scolastico. "Del resto la riflessione che abbiamo avviato sulle competenze degli studenti vuole rivisitare sia la didattica nelle classi, che non significa solo digitalizzazione e coding ma anche didattica interattiva, sia il rapporto tra ciò che succede in aula e ciò che accade fuori", parola di ministro. Saranno 435.152 i maturandi 2015 che il 17 giugno si siederanno davanti alla loro prima prova. Circa 216 mila i liceali, provenienti soprattutto dallo scientifico; 136 mila, invece, i tecnici e circa 84 mila i professionali.

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