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La sonda Rosetta arriva sulla cometa:
vede montagne, scarpate e crateri

ROMA. Montagne, massi alti 30 metri, scarpate ripide e una miriade di crateri: è il primo paesaggio di una cometa mai visto dall'uomo. Le immagini straordinarie sono le prime inviate a Terra dalla sonda Rosetta, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), arrivata oggi alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko dopo aver viaggiato per 10 anni e  6.000 milioni di chilometri attraverso il Sistema Solare.    «Finalmente ci siamo», ha detto il direttore generale dell'Esa, Jean-Jacques Dordain, nell'evento organizzato nel centro di controllo della missione a Darmstadt (Germania). Applausi, strette di mano e pollici in alto hanno salutato l'arrivo a destinazione della cometa, con un'esplosione di entusiasmo che nel centro di controllo ha fatto balzare tutti in piedi, come la tensione si fosse improvvisamente allentata dopo un'attesa di dieci anni.    
La sonda Rosetta è adesso legata alla cometa da una strana orbita triangolare, continuamente controllata dai motori perchè altrimenti la sonda continuerebbe a procedere dritta in quanto la forza di gravità della cometa è impercettibile. È una prima assoluta nella storia dell'esplorazione spaziale, così come non ha precedenti tutto ciò che accadrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, fino all'11 novembre, quando Rosetta si troverà a circa 4 metri dalla cometa e rilascerà il lander Philae, che scenderà sulla superficie e perforerà il nucleo.    Il trapano con cui lo farà è uno dei tanti contributi dell'Italia a questa missione dei primati. Il nostro Paese partecipa alla missione con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e con l'industria, attraverso le aziende del gruppo Finmeccanica  Thales Alenia Space, Telespazio e Selex ES. Notevole anche il contributo del mondo della ricerca, con le università Parthenope e quella di Padova, Politecnico di Milano, Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).   
Progettata 20 anni fa e lanciata il 2 marzo 2004, la missione Rosetta è anche «una prova di quello che l'Italia può fare quando fa una programmazione di lungo periodo», ha osservato il presidente dell'Asi, Roberto Battiston, che ha voluto ricordare Angioletta Coradini, la planetologa che ha ideato la missione, scomparsa nel 2011.     
Le prime 'cartolinè inviate oggi dalla sonda Rosetta non hanno deluso le attese: «è la prima volta che l'uomo riesce a vedere il primo paesaggio di una cometa, è una cosa che qualche tempo fa avremmo solo potuto sognare», ha detto il coordinatore scientifico dell'Asi, Enrico Flamini. Quello avvenuto oggi, ha aggiunto, è «un salto epocale» rispetto alla missione Giotto, che nel 1986 'saluto« la cometa di Halley. »Oggi - ha concluso - osserviamo i dettagli di un oggetto primordiale, che ha visto l'inizio della formazione del Sistema Solare«.    L'avventura, comunque, è agli inizi: fino al 20 agosto Rosetta continuerà a catturare immagini dalla distanza di circa 100 chilometri, alla quale si trova attualmente; poi si avvicinerà di 50 chilometri e dalle immagini che invierà allora arriveranno nuove sorprese.

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