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Con le immagini «manipolate» la Savana arriva anche a Parigi

PALERMO. Davvero singolare il risultato ottenuto dalla francese Clarisse Rebotier, che in collaborazione con un altro fotografo, Thomas Subtil, ha portato gli animali della savana nella metropolitana parigina, metaforicamente s’intende, usando proprio le tecniche di manipolazione delle immagini digitali per scontornare leoni, giraffe ed elefanti, posizionandoli, tramite una tecnica di sovrapposizione di livelli, in un ambiente urbano.
«Abbiamo fotografato prima gli animali - ci confida la fotografa francese - durante un viaggio in Kenia, dopodiché abbiamo fatto una selezione degli scatti immaginando come avremmo potuto piazzare gli animali all’interno della metropolitana. Il risultato ha stupito anche noi e da quando abbiamo divulgato gli scatti in rete si sono moltiplicati i contatti di gallerie che desiderano esporre le stampe manipolate».
Il segreto è racchiuso nella tecnica di applicazione del fotoritocco. La maggior parte degli utenti usa il programma Photoshop, considerato il migliore in assoluto dai maestri della manipolazione dei pixel, ma spesso i fotografi adoperano questo software solo per regolare alcuni parametri di base, come il contrasto, la luminosità o la cromaticità. Il fenomeno è cresciuto negli ultimi anni ed i numerosi corsi di approfondimento tenuti dai cosiddetti Guru del digital imaging stanno creando nuove professionalità che operano spesso a supporto degli studi fotografici più avanzati. Lo svedese Erik Johansson ad esempio è uno degli artisti più ricercati a livello internazionale, riesce a creare scenari impossibili, ma incredibilmente realistici, lavorando su panorami metafisici, fuori dall’ordinario, proprio come quelli del genio spagnolo Salvador Dalì. O. ES.

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