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Scuola, Italia spaccata in due: eccellenze al Nord-est e somari al Sud

ROMA. Gli studenti di Trento, Friuli Venezia Giulia e Veneto sono tra i più bravi al mondo in matematica. Mentre i 15enni siciliani occupano un posto basso nella classifica delle «performance con i numeri» e si piazzano tra Turchia e Romania. Eccellenze al nord est e prestazioni più scarse al sud si registrano anche nei campi delle scienze e della lettura. I risultati dei test Pisa sulle competenze degli studenti quindicenni, presentati oggi a Roma, mettono in evidenza il divario regionale presente in Italia. Secondo l'indagine Ocse-Pisa, Trento è all'11mo posto della classifica mondiale per le competenze in matematica, il Friuli Venezia Giulia al 12mo, il Veneto al 14mo. Sono ai livelli di Svizzera, Olanda e Finlandia. La Sicilia e la Campania sono a livelli più bassi, quasi al centesimo posto, vicine alla Romania. Per quanto riguarda le competenze nella lettura il Veneto è al 13mo posto, seguito subito da Trento. La Sicilia occupa una posizione molto più bassa e viene dopo la Repubblica Slovacca. Trento, Friuli Venezia Giulia e Veneto si distinguono anche nelle scienze: le performance degli studenti fanno guadagnare alle tre aree del Nordest rispettivamente il 10mo, l'11mo e il 12mo posto della classifica mondiale.  Il rendimento scolastico è collegato, secondo l'Ocse, alla disciplina e alle frequenze: in Italia la percentuale di chi non è mai arrivato tardi a scuola è molto più elevata in Veneto, Trento, Bolzano, Emilia, Friuli (con punte del 75%) rispetto, ad esempio, al Lazio (59%) e alla Calabria (54%). Per quanto riguarda l'assiduità delle presenze: i sempre presenti vanno da un minimo del 37,7% della Campania a un record di quasi l'80% di Bolzano. «Non possiamo trascurare il fatto che l'Italia registri risultati inferiori alla media Ocse, tuttavia l'indagine rivela che siamo uno dei paesi che ha registrato i maggiori progressi in matematica e scienze e questo deve essere da stimolo per continuare a lavorare per migliorare le performance dei nostri studenti». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, commentando i risultati dell'indagine Ocse Pisa sulle competenze degli studenti quindicenni.

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