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Film su Youtube, l’avvocato: «Occhio ai diritti d’autore»

Rischia sanzioni chi pubblica video protetti. Ma vederli è lecito

PALERMO. Se vedere un film in streaming non equivale a compiere un reato, sono numerosi invece i pericoli legali in cui si può incorrere caricando sul web video protetti da copyright. «Chi si limita semplicemente a visionare un video in streaming non incorrerebbe, al momento, in alcuna sanzione», spiega l'avvocato civilista Pietro Manzella, segretario della Camera civile di Palermo. Nel 2010, infatti, il Tribunale di Milano ha stabilito che lo streaming è compreso tra le modalità di connessione attraverso le quali un pubblico può ricevere contenuti protetti. Ed è diritto esclusivo degli artisti autorizzare la comunicazione al pubblico delle proprie prestazioni artistiche. Al contrario «ben diversa è la posizione di chi carica, condivide o, più semplicemente, "linka" un film protetto da copyright, che sia integrale o suddiviso in spezzoni - continua l'avvocato Manzella -. Chiunque metta in rete un'opera protetta senza averne diritto, infatti, può incorrere in multe che vanno dai 50 agli oltre duemila euro». Ancora più gravi sono le sanzioni per chi condivide con finalità di lucro file protetti. «Qui la legge prevede la reclusione da sei mesi a tre anni ed una multa da due a 15mila euro - aggiunge Manzella -. È punito, invece, con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da due a 15mila euro chiunque diffonda oltre 50 copie di opere tutelate dal diritto d'autore». Ma qual è il ruolo legale di Youtube in questo contesto? «Per poter caricare dei video ed accedere ad alcune applicazioni del sito è necessario creare un account personale di Youtube - precisa l'avvocato -. L'utente accetta di essere l'unico responsabile per ogni attività che avvenga tramite il proprio account. Pertanto, ogni responsabilità ricade direttamente su quest'ultimo. Inoltre, chiunque ritenga violati i propri diritti riguardo un video caricato potrà fare domanda di cancellazione dal server centrale». Quanto alle case cinematografiche che aprono canali specifici su Youtube, «essendo i produttori dei video che caricano sulla rete, - conclude Manzella - già detengono i diritti d'autore e possono tranquillamente far visionare sia anteprime che parti delle opere dei propri artisti, anche dietro pagamento di un corrispettivo». Fe.C.

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