PALERMO. La versione di latino tratta da un brano di Seneca "é stata facile, molto più facile di quello, che ci aspettavamo". Non hanno dubbi Federico Moncada, 19 anni, e Vincenzo Buffa di 17 della V I del liceo classico Garibaldi di Palermo, i primi studenti a uscire dalla scuola dopo avere consegnato il compito. " Se siamo stati i primi - dicono scherzando - evidentemente non era troppo difficile". "Ci hanno proposto una brano sulla virtù e il sommo bene - prosegue Federico - me l' aspettavo". E' ancora emozionata Roberta Lo Valvo, anche lei della classe V I. "Mi sento male - dice - avevo paura e ho ancora qualche dubbio sull'esito della mia traduzione". Più difficile il compito per gli studenti dell'istituto tecnico commerciale Vittorio Emanuele III. La prova è cominciata, intorno alle 9 nove, tutto si è svolto regolarmente e cellulari e smartphone sono stati sequestrati.
"Mi sento meglio, ma il compito di informatica era difficile, dovevamo progettare il data base di una ditta" dice Davide Campagna, 19 anni, della V SYS, il primo a uscire da scuola. "I compiti erano diversi a seconda dell'indirizzo scelto, in questa scuola sono tre meccanica, elettronica e informatica - sottolinea Campagna - I controlli ci sono stati ma i professori sono stati clementi". Gli studenti del liceo scientifico, invece, si sono cimentati con il compito di matematica. Ad uscire per primo dal Liceo Cannizzaro è stato Ares Vaiarelli della 5 B. "Era un problema di geometria analitica, molto difficile - dice Vaiarelli - ho impiegato 4 ore per risolverlo".
Gli studenti del classico: la versione più facile del previsto
I giovani palermitani commentano la seconda prova scritta della maturità. Meno soddisfatti i ragazzi dello Scientifico
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