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Ricerca, 400 milioni per il Sud

Il ministro dell’Istruzione Gelmini: “Finanziamenti per atenei e centri pubblici. Tra gli obiettivi promuovere lo sviluppo degli investimenti privati”

ROMA. Sono in arrivo 400 milioni di fondi europei per il sostegno della ricerca al Sud. Lo conferma il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini in un'intervista al Sole 24 Ore in cui fa il punto sulle iniziative in tema di innovazione. "Nel Programma nazionale di riforme - spiega - il Governo si é impegnato a sostenere una crescita graduale della spesa per la ricerca e l'innovazione, puntando all'obiettivo minimo dell'1,53% del Pil al 2020. Nel documento si prevede un incremento graduale del volume di spesa pubblica per la ricerca, ma soprattutto una serie di misure volte a promuovere lo sviluppo degli investimenti privati". Per il Mezzogiorno, aggiunge, "é stato appena pubblicato un bando da 400 milioni per il finanziamento e potenziamento delle infrastrutture di ricerca, a beneficio di università, enti e centri di ricerca pubblici nelle quattro regioni dell'obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Il Sud resta una priorità di questo esecutivo e lo confermano gli investimenti in cantiere: con l'attuazione del Pon Ricerca e Competitività 2007-2013 saranno stanziati circa 2,8 miliardi di euro. Tra l'altro il primo bando Pon per il sostegno alla ricerca industriale è prossimo alle conclusioni con l'ammissione al finanziamento delle imprese selezionate". Per questo bando, aggiunge, "é stato disposto un incremento di 535 milioni di euro, da affiancare ai 545 milioni già stanziati, portando la somma complessiva a circa 1 miliardo e 100 milioni di euro".    
Gli investimenti comunque non andranno solo al Sud: "Con il riparto del Far 2010-2011 - sottolinea il ministro -, sono stati stanziati 1,4 miliardi che ci consentiranno di realizzare una serie di iniziative presenti nel Pnr, tra cui il varo del bando per il sostegno allo sviluppo dei distretti tecnologici del Centro-nord, mettendo a disposizione risorse per un totale di 375 milioni, e la riapertura dello sportello della ricerca, che potrà contare su oltre 600 milioni".  

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