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Acquisto collettivo, ultima moda sul web

Permette, attraverso un raggruppamento di un certo numero di acquirenti, di beneficiare di condizioni d’acquisto più vantaggiose grazie al volume delle vendite

L’ultima moda? L’acquisto collettivo sul web. Questo settore, fino a due anni fa ancora inesistente, è oggi il fenomeno in voga tra gli appassionati di offerte su internet. Sulla scia di Groupon, una decina di siti sono apparsi in Italia e più di 500 nel mondo. Il primo sito di questo genere è in realtà stato creato all’inizio del millennio ma, all’epoca, il concetto non aveva funzionato. La principale ragione di questo insuccesso? L’esiguo numero di persone che acquistavano su internet rispetto ad oggi. Fallimento ieri, riuscita oggi : il settore non è mai stato tanto in salute e le previsioni confermano questa tendenza.
L’acquisto collettivo permette, attraverso un raggruppamento di un certo numero di acquirenti, di beneficiare di condizioni d’acquisto più vantaggiose grazie al volume delle vendite. Queste vendite sono comunemente chiamate “deals” e sono disponibili all’acquisto generalmente tra le 24 e le 72 ore. Allo scadere del tempo l’offerta è valida, a condizione d’aver raggiunto il numero minimo di aderenti, che si situa in generale intorno alla decina di persone. Una volta la vendita conclusa, il cliente riceve il buono al proprio indirizzo e-mail e dispone di un lasso di tempo che va dai 3 ai 12 mesi per utilizzarlo.
Uno strumento che permette ai commercianti di aumentare la loro notorietà, il loro volume di vendite e quindi la loro cifra d’affari.
Tra i protagonisti, a livello mondiale, c’è Groupon, lanciato a novembre 2008 e, da quel momento, registra una crescita esponenziale, con attualmente una cifra d’affari stimata nel 2010 a più di 500 milioni di dollari. In 2 anni il sito si è espanso in più di 35 paesi e il suo fondatore, Andrew Mason, è destinato a diventare un altro Mark Zuckerberg.

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