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Simona Ventura testimonierà contro Corona

La showgirl lo ha accusato di diffamazione per una frase "subdola e minacciosa" pubblicata sulla rivista 'Chi'. Il direttore del settimanale, Alfonso Signorini, "esce" invece dal procedimento

ROMA. È fissata per il prossimo 16 dicembre la testimonianza di Simona Ventura nel processo milanese a carico di Fabrizio Corona, accusato di aver diffamato la conduttrice tv, con cui aveva già avuto dissapori in passato, e che lo ha querelato per una sua affermazione "subdola e minacciosa" riportata sulla rivista 'Chi' di Alfonso Signorini.
Anche il direttore del settimanale era imputato nel processo per omesso controllo in qualità di direttore, ma nell'udienza di oggi, davanti alla settima sezione penale di Milano, la Ventura, attraverso l'avvocato Davide Steccanella, ha rimesso la querela nei suoi confronti, facendolo dunque 'uscire' dal procedimento.
La conduttrice si è costituita parte civile e dovrebbe testimoniare nella prossima udienza. L'accusa si riferisce a una lettera aperta del 'fotografo dei vip' indirizzata alla conduttrice e pubblicata il 26 agosto scorso su 'Chi', «due settimane dopo - come precisava il settimanale - la lite con la Ventura a Porto Cervo», di cui si erano occupate alcune riviste di gossip. Nella lettera Corona scriveva: «Quanti pranzi e quante cene abbiamo condiviso in dodici anni di frequentazione che entrambi abbiamo avuto con Lele Mora? Potrei scrivere un libro sulla 'Simona segreta' e tu lo sai bene, molto bene. E anche Lele potrebbe farlo». Nella querela Ventura parla di una "frase subdola e minacciosa anche nei toni offerta all'ignaro lettore, legittimato a pensare le peggiori 'cose' possibili" su di lei.

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