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Sanremo, Motta-Nada miglior duetto. La carica rock di Ligabue

La serata dei duetti ha visto il trionfo di Motta e Nada che si sono aggiudicarsi il premio per la miglior performance con il brano Dov'è l'Italia. Il riconoscimento è stato assegnato dalla Giuria d'Onore e consegnato dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

Sanremo scommette sui 56 artisti sul palco per le 'autocover' dei Big in gara, prendendosi una pausa dalla competizione vera e propria. Con in mezzo l'irruzione all'Ariston di Luciano Ligabue con chitarra gigante, ingresso in trono con la cappa rossa bordata di ermellino.

Superato il giro di boa, incassata una media di 9,4 milioni di spettatori e del 47% di share per la terza serata, con risultati da record sul target giovani, il festival si apre con Baglioni in completo lurex che canta Acqua dalla luna, accompagnato da una performance circense tra acrobati, trampolieri e ballerini.

Il piatto forte viene servito subito: Claudio Bisio presenta il Liga, "ha 80 anni di carriera, ha pubblicato 75 album, scrive libri, fa il regista, ha suonato davanti a tre papi, aveva milioni di follower prima che arrivasse Internet". Si accendono le Luci d'America, poi l'Ariston si scatena con Urlando contro il cielo. Il duetto del rocker con Baglioni è l'omaggio a Francesco Guccini e a un manifesto della canzone di protesta, Dio è morto.

Virginia Raffaele si cimenta in Giochi proibiti alla chitarra (senza corde) con Baglioni, ma la gag è da archiviare. Claudio Bisio racconta nel suo monologo le difficoltà del mestiere di padre e poi introduce l'ospite a sorpresa, Anastasio: nel festival 'dirottato' verso i giovani trova diritto di cittadinanza il vincitore di X Factor che porta all'Ariston l'inedito Correre.

Ad inaugurare la maratona dei duetti sono Federica Carta e Shade che condividono Senza farlo apposta con Cristina D'Avena: il trio funziona (e Cristina schizza subito in testa alla tendenze su Twitter), il look un po' meno. Nada valorizza Dov'è l'Italia di Motta, Noemi dà forza a Irama e alla sua La ragazza con il cuore di latta, brano di impatto anche grazie al coro gospel. Fiato sospeso per l'ingresso in scena di Patty Pravo, che interrompe per qualche secondo l'esecuzione di Un po' come la vita, in coppia con Briga, accompagnati al pianoforte da Giovanni Caccamo. Dopo lo show di ieri sera, Ornella Vanoni si impossessa per un attimo di Patty in un breve scambio con Virginia Raffaele.

Si incrociano le strade del rock quando Enrico Ruggeri e Roy Paci salgono sul palco con i Negrita per I Ragazzi stanno bene, per uno dei duetti più riusciti della serata. Il violino (e i muscoli) di Alessandro Quarta sul palco con Il Volo per Musica che resta, e il pubblico come sempre apprezza. "Avete spettinato l'Ariston - chiosa Virginia - anche Serena Dandini in prima fila". Con lei nella Giuria d'onore, presieduta da Mauro Pagani, anche Ferzan Ozpetek, Camila Raznovich, Claudia Pandolfi, Elena Sofia Ricci, Beppe Severgnini, Joe Bastianich.

Tony Hadley canta in italiano Mi sento bene con Arisa e le coreografie dei Kataklò. Serata ad alto tasso di danza: le etoile Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel accompagnano Francesco Renga che ha voluto sul palco anche il suo autore, Bungaro, per Aspetto che torni. Il look stravagante contagia Gue Pequeno che si limita a un mini blitz nell'esibizione di Mahmood con Soldi. Ghemon condivide le sue Rose viola con Diodato e Calibro 35. Fabrizio Moro torna all'Ariston a un anno dalla vittoria per accompagnare alla chitarra Ultimo nel brano I tuoi particolari.

La voce di Neri Marcorè contagia con inserti teatrali il brano di Nek, Mi farò trovare pronto, mentre Beppe Fiorello canta L'ultimo ostacolo con Paola Turci.

Per fortuna a dare una scossa al ritmo della serata entrano i Boomdabash con Rocco Hunt e i piccoli Musici Cantori di Milano con Per un milione, The Zen Circus con Brunori Sas (L'amore è una dittatura).

Duetti al femminile per Anna Tatangelo e Syria con Le nostre anime di notte e per Irene Grandi e Loredana Bertè che si scatenano in Cosa ti aspetti da me e meritano la standing ovation.

Le altre accoppiate della serata vedono Jack Savoretti con gli Ex-Otago, Paolo Jannacci e Massimo Ottoni con Enrico Nigiotti, Manuel Agnelli con Rancore e Daniele Silvestri, Biondo e Sergio Sylvestre con Einar, Ermal Meta con Simone Cristicchi, i Sottotono con Nino D'Angelo e Livio Cori e, in chiusura di serata, Morgan con Achille Lauro.

 

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