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Conti placa le polemiche: "Parte del cachet ai terremotati"

ROMA. Aveva sempre mantenuto il riserbo sul suo impegno in beneficenza.

Ma dopo giorni di polemiche sui social, scatenate dalle indiscrezioni sul suo compenso per il Festival di Sanremo (si è parlato di 650 mila euro), Carlo Conti rompe il silenzio e decide di annunciare, in un'intervista a 'Oggi', che devolverà «una somma importante alle popolazioni colpite dal terremoto».

Una risposta a chi lo ha accusato - anche sulla sua pagina Facebook e con toni da insulto - di scarsa attenzione a chi vive in miseria, tirando in ballo il centro Italia messo in ginocchio dal sisma e dal maltempo.

Conti non nasconde la sua amarezza («Quello che dispiace è l'attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre», dice a 'Chi'), ricorda di aver dato voce ai temi sociali sul palco dell'Ariston («quest'anno ci sarà uno spazio ancora più grande») e difende i risultati prodotti dai suoi festival che hanno sempre chiuso con il segno più:

"Negli ultimi due anni Sanremo ha prodotto ricchezza per la Rai".

Un obiettivo atteso anche quest'anno, quando l'azienda dovrebbe centrare un saldo attivo record da oltre 7 milioni di euro: i costi dell'evento ammontano infatti a 15,5 milioni (compresi i 5 milioni della convenzione con il Comune di Sanremo), mentre i ricavi pubblicitari netti sono quantificabili al momento in 23 milioni. Del resto anche la Rai, pur senza confermare le cifre, ha spiegato nei giorni scorsi che il cachet di Conti è in linea con il mercato e soprattutto è legato a un contratto di esclusiva che comprende non solo la conduzione e la direzione artistica del festival, ma anche la direzione artistica di Radio Rai e la realizzazione, in qualità di autore e conduttore, di altre trasmissioni. Quanto alla co-conduttrice Maria De Filippi, sarà al festival a puro titolo gratuito.

Gli attacchi su Conti - difeso anche da Fiorello, che nell'Edicola si è scagliato contro i "rosiconi del web" - rinnovano puntuali le polemiche sui megacompensi, veri o presunti, di conduttori e artisti del festival, diventate negli anni uno dei tormentoni di Sanremo: dall'assegno da 1 milione staccato per Paolo Bonolis nel 2009 ai 700 mila euro per Adriano Celentano (devoluti in beneficenza). Mai confermate neanche le cifre circolate sui compensi di Antonella Clerici (500-600 mila euro), Gianni Morandi (900 mila e 800 mila euro), Fabio Fazio (600 mila) e Luciana Littizzetto (350 mila). Quello che è certo è che fino al 2012 Sanremo ha sempre chiuso con uno squilibrio di 3-4 milioni di euro tra costi e ricavi; nel 2013 è andato in pareggio, passando poi decisamente in attivo negli ultimi tre anni.

Intanto la macchina del festival è in moto.

Se Tiziano Ferro, che sarà all'Ariston per la prima serata del festival, sta preparando un medley omaggio a Luigi Tenco a 50 anni dalla scomparsa (oltre al 'Conforto' che canterà con Carmen Consoli), il plotone dei superospiti musicali italiani comprende anche Giorgia e Zucchero per la finale.
Mercoledì sera arriverà capitan Francesco Totti, ma all'Ariston sfileranno anche Rocio Munoz Morales e Raoul Bova, Sveva Alviti, il cast di C'era una volta Studio Uno con Alessandra Mastronardi, Giusy Buscemi e Diana Del Bufalo, poi Paola Cortellesi e Antonio Albanese per io film Mamma o papà.

In movimento anche il fronte comici: se si attende conferma del ritorno di Virginia Raffaele e del debutto dell'inedito trio composto da Flavio Insinna, Gabriele Cirilli e Enrico Brignano, l'attesa è concentrata sulle video-cartoline di Maurizio Crozza che faranno da fil rouge tra le serate. Ricco anche il parterre internazionale, con Keanu Reeves, Mika, Robbie Williams, Clean Bandit, Alvaro Soler, LP, Ricky Martin, i Biffy Clyro e Rag'n'Bone Man.
Aspettando le ultime sorprese.

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