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Luca e Paolo mattatori all'Ariston tra rip parade e nozze gay

SANREMO. Torna la satira a Sanremo nella serata in cui il festival si collega con lo spazio. Luca e Paolo, quattro anni dopo il botto di "Ti sputtanerò", sono tornati all'Ariston con una canzone che ironizzava sulla tendenza a rendere omaggio ai cantanti scomparsi di Sanremo e dei programmi tv. Un esempio di humour nero un po' british che tocca corde sensibili, soprattutto all'indomani del ricordo di Pino Daniele e Mango e infine un pezzo sui matrimoni gay.  Luca e Paolo si sono poi sbizzarriti in una serie di battute sul festival che hanno ridato senso alla presenza dei comici, 'graffiando' anche con un'allusione a Renzi ("prendi uno di Firenze, lo metti in tv a dire cazzate e ci credono tutti").

Involontariamente comico (e difficile da tenere a bada) il patron della Sampdoria Massimo Ferrero che ha dato materiale a Crozza almeno per una decina di puntate. Persino Carlo Conti ha faticato a contenere il presidente pronto per un talent sul cabaret.

La novità della terza serata è stata la papera di Carlo Conti, davvero una rarità. Al momento di proclamare la vincitrice della sfida tra Amara e Rakele, due dei quattro Giovani in gara, ha alzato il braccio della vincitrice, Amara, ma ha pronunciato il nome di Rakele. L'altro Giovane ammesso alle semifinali è Giovanni Caccamo.

In piena nostalgia anni '80 sono tornati gli Spandau Ballet, rilanciati da "Soul Boys Of Western World", il bellissimo documentario che racconta la loro avventura. Era il 1985 quando vennero a Sanremo ed erano le star assolute del pop: "True", "Gold" e "Trough The Barricades" i titoli del medley che ha riportato un clima da "I migliori anni". "Ora non vi lasciate più. Oh, ho riunito Al Bano e Romina" ha commentato un euforico Carlo Conti che ha anche giustamente notato come "gli anni passano per tutti".

Tecnicamente il collegamento con l'astronauta Samantha Cristoforetti non è stato facilissimo per il delay con l'audio: resta comunque la soddisfazione patriottica di avere un'italiana nello spazio. La gara ha visto i Campioni misurarsi con le cover, in palio il premio cover. L'idea di far riproporre al festival brani famosi e non della musica è molto funzionale allo spettacolo, concede agli artisti uno spazio di divertimento e al pubblico di ascoltare grandi canzoni. Arisa ha rotto gli schemi dello spettacolo suggerendo le proprietà benefiche di un anestetico. La cantante ieri ha avuto un lieve incidente: sul palco, al momento di presentare Annalisa, è andata un po' in confusione. "Scusate il medico di Sanremo mi ha dato un anestetico". "Ti avrà dato un antidolorifico" ha replicato Carlo Conti. "Un anestetico non è la stessa cosa di un antidolorifico, comunque lo consiglio a tutti" ha risposto Arisa nell'ilarità generale. All'Ariston anche Vittoria Puccini per parlare di "L'Oriana", la fiction di Rai1 su Oriana Fallaci.

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