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L'influenza colpisce duro, casi in aumento anche in Sicilia

influenza

La corsa dell’influenza Australiana non si arresta e arriva anche in Sicilia: secondo la rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità, nell’ultima settimana sono stati 943mila gli italiani colpiti da sindromi simil-influenzali. In totale, dall’inizio della stagione, sono oltre 3,5 milioni le persone contagiate. L’incidenza degli ultimi 7 giorni, pari a 16 casi ogni mille abitanti, ha già superato il picco di tutte le stagioni precedenti, a partire dal 2009. Anche nell'Isola, anche se non a livello di regione come Veneto e Lombardia, c'è stato un aumento di casi, come testimoniano i pronto soccorso soprattutto dell'ospedale "Di Cristina", non ancora in emergenza ma con parecchi accessi in certi momenti.

I contagi continuano a colpire in maniera particolarmente elevata i bambini al di sotto dei 4 anni: in questa fascia di età si registrano 50,16 casi per mille; in pratica 1 bambino su 20 nella scorsa settimana è stato messo a letto dall’influenza. Elevati anche i tassi nella fascia tra 5 e 14 anni, pari a 29,29 per mille; incidenza pari a 13,16 casi per mille nella fascia 15-64 e 6,44 casi per mille negli over-65.

In quasi tutto il Centro-Nord l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è classificata come "molto alta"; in Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo sono stati registrati tassi superiori ai 20 casi per mille abitanti. Questa settimana non sono disponibili i dati relativi al monitoraggio virologico; ciò non consente di sapere quante delle sindromi simil-influenzali siano da attribuire a virus
influenzali veri e propri e quanti, invece, ad altri virus respiratori.

Tuttavia, il monitoraggio della scorsa settimana aveva confermato un alto tasso di circolazione di virus dell’influenza: in particolare dei 717 campioni analizzati dai laboratori afferenti alla rete InfluNet, 275 (il 38,3%) erano risultati positivi al virus influenzale, in particolare quelli di di tipo A (specie H3N2). Appena il 4% (29 campioni) era risultato positivo a SarsCov2. Più alto, invece, il numero di campioni positivi per il virus respiratorio sinciziale: 63 campioni, pari a quasi il 9%. Quest’ultimo dato potrebbe spiegare l’alto numero di bambini ammalati.

Immediato l’appello dei pediatri: «Se non lo si è fatto ancora non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità», ha detto la presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano."Ricordiamo che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza», ha aggiunto.

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