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Studenti su scuolabus e tram senza il super green pass, le Regioni chiedono una deroga

Scuolabus, tram, metropolitane, treni e anche aliscafi. La prima giornata del super Green pass per gli studenti italiani sui mezzi pubblici va in archivio tra controlli e incertezze. Dubbi e perplessità che rischiano di pesare su una «generazione di mezzo», quella cioè che per ultima ha avuto accesso alla vaccinazione e che, proprio per questo, non è ancora in regola con il certificato verde.

Pressing delle Regioni sul governo per una deroga agli under 18

Proprio per evitare che gli studenti possano perdere giorni di scuola - dove non c’è l’obbligo di Green pass -, le Regioni portano avanti il pressing sul governo, cercando di ottenere una deroga alla normativa almeno per gli under 18. Una richiesta che trova le porte aperte del ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, e che potrebbe essere discussa in uno dei prossimi incontri tra esecutivo ed Enti locali. Chi si è già portato avanti è il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che ha annunciato che in questi primi giorni «non ci saranno controlli mirati sugli studenti».

In tanti vaccinati ma non ancora in possesso della carta verde

L’entrata in vigore delle nuove regole questa mattina ha creato qualche disagio soprattutto negli studenti pendolari che, nonostante abbiano ricevuto la prima dose, sono ancora sprovvisti del Green pass. A Catania, per esempio, una studentessa della provincia non è stata fatta salire sull’autobus di linea perché, nonostante fosse in regola con la prima dose, non era ancora in possesso del certificato. Controlli serrati anche per chi, come ogni mattina, si è imbarcato a Messina o Villa San Giovanni per attraversare lo Stretto. «Siamo felici di questa decisione almeno si viaggia più tranquilli, non era normale che solo qui non ci fossero controlli», hanno confessato due giovani studenti.

Spunta sul web un servizio di trasporti urbani solidali

Intanto sul web spunta un inusuale servizio di car pooling per studenti no-vax. Su Telegram, l’ormai celebre app di messaggistica istantanea dove proliferano gruppi e iniziative anti-Green pass, viene pubblicizzato un servizio di «Trasporti urbani solidali» che consente di dare e ricevere passaggi a ragazzi e ragazze non vaccinati e quindi sprovvisti del certificato verde. «È nata una rete di trasporti (passaggi) urbani solidali - si legge nell’annuncio -, per aiutare chi deve andare a lavorare, a fare una vista ma, in particolare i ragazzi, gli studenti non automuniti, che dal 6 dicembre non potranno più andare a scuola usufruendo del servizio di trasporto pubblico locale e regionale senza dover esibire il Green Pass (quindi una rete nata affinché nessuno sia indotto a vaccinarsi o tamponarsi)».

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