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Nuovi sintomi Covid, ecco quali sono e cosa è cambiato in un anno

Il Coronavirus si è diffuso in tutto il mondo ormai da un anno. In questo arco di tempo i sintomi che lo hanno caratterizzato sono cambiati, così come il virus stesso con le diverse varianti. Secondo il ministero della Salute, i sintomi accertati sono: tosse, mal di gola, mal di testa, spossatezza, debolezza accentuata, dolori muscolari diffusi, difficoltà respiratorie, cefalee, vomito, diarrea e perdita di gusto e olfatto. Qualcosa però è cambiato.

I nuovi sintomi del Covid

Secondo un recente studio svolto nel Regno Unito, i sintomi del Covid, a distanza di un anno dalla sua comparsa, sono cambiati rispetto a quelli noti. All'indagine hanno partecipato 19 mila persone e tra queste il 40% non ha presentato tosse, febbre e perdita del gusto e dell'olfatto.

I ricercatori hanno quindi dedotto che questi non sono più sintomi indicativi della presenza del virus nella nuova ondata pandemica, che invece è caratterizzata da una minore presenza di tosse secca, febbre più bassa, maggiore senso di nausea e spossatezza. Quest'ultima in alcuni casi rimane anche dopo che è stata accertata la negatività al virus.

Tra i nuovi sintomi ci sono anche quelli di natura intestinale. Alcuni pazienti, infatti, hanno manifestato dolori addominali, vomito e diarrea. Tuttavia, nonostante uno studio italiano su alcuni pazienti ammalati di Covid nelle ultime settimane abbia dimostrato la presenza di sintomi gastrointestinali, qualcuno precisa che la primavera, stagione in cui ci troviamo, è il periodo dell'anno in cui più facilmente si sviluppano virus intestinali. Quindi forse inserirli tra i nuovi sintomi, al momento, sembra azzardato.

Sintomi del Covid, cosa è cambiato con l'arrivo delle varianti

Non è certo che i nuovi sintomi con cui si manifesta il Coronavirus abbiano realmente a che fare con le varianti che si sono diffuse con le recenti ondate. Alcuni però sostengono il contrario, cioè che i nuovi sintomi del Covid si siano scatenati con l'arrivo delle varianti.

Quello che invece è stato accertato è che esiste una correlazione tra i sintomi e l'età delle persone che contraggono il virus. Il Covid oggi è diffuso principalmente fra i giovani, che hanno delle difese immunitarie più forti rispetto agli anziani e questo porta, di conseguenza, ad un'attenuazione dei sintomi. Inoltre l'infezione dura meno e quasi mai sfocia in una polmonite, che invece è quasi una costante tra gli anziani. Ecco perché a volte nei giovani in Coronavirus si manifesta come una normale influenza.

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