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Infarto e diabete, al via i test con le cellule embrionali

Ai nastri di partenza due sperimentazioni cliniche in Francia e negli Stati Uniti

ROMA. Cellule embrionali ai 'nastri di partenza' nella gara contro malattie che oggi rappresentano dei big killer come l'infarto: sono infatti in procinto di partire in Francia e Usa due sperimentazioni cliniche - rispettivamente per l'insufficienza cardiaca e il diabete - con l'uso di cellule staminali di tipo embrionale.

Riportata sul magazine britannico New Scientist, la notizia non ha precedenti: finora, infatti, le sperimentazioni cliniche con queste particolari cellule staminali sono rimaste limitate a malattie meno comuni come alcuni casi di cecità e la paralisi spinale. Si tratta peraltro di test clinici non privi di dubbi etici legati alla fonte di queste cellule (gli embrioni) e di perplessità di natura più prettamente medica - il rischio tumori associato al loro utilizzo. Il trial francese sarà condotto da Philippe Menaschè dell'ospedale Georges Pompidou di Parigi e coinvolgerà inizialmente sei pazienti con lo scopo di indagare la possibilità che con le cellule embrionali si possa riparare il cuore danneggiato da infarto. Ai pazienti sarà applicato un «cerotto» di cellule cardiache immature ottenute a partire dalle staminali embrionali. Il cerotto dovrebbe appunto andare a riparare la parte di cuore lesa dall'infarto.

Il trial clinico sul diabete sarà invece portato avanti dalla Viacyte, azienda di San Diego e coinvolgerà 40 persone con diabete di tipo 1, una malattia autoimmune che porta alla distruzione di una parte di pancreas e quindi all'incapacità del paziente di produrre insulina. Le staminali da embrioni saranno usate per produrre cellule pancreatiche per ripristinare la produzione insulinica nel corpo dei pazienti. Entrambe le sperimentazioni saranno in questa fase volte a dimostrare la sicurezza della cura ma i medici contano di andare da subito a cercare prove di efficacia, cioè a verificare se la salute dei volontari migliorerà.

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