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Il medico: «Tanti benefici ma l’agonismo non è per tutti»

PALERMO. Aiuta a sviluppare coordinazione, equilibrio e resistenza. Migliora la concentrazione e la gestione della paura. Aumenta l'autostima. Il free climbing è un concentrato di benefici e, a livello amatoriale, è uno sport adatto a chiunque. A confermarlo è il dottor Angelo Giglio, direttore del Servizio di Medicina dello Sport FMSI-CONI di Palermo, che consiglia l'arrampicata sportiva «ai soggetti magri, resistenti e con una massa muscolare forte». Da un punto di vista fisico, infatti, il free climbing «aiuta a sviluppare la mobilità generale, la sensibilità e la percezione del proprio corpo, l'elasticità e la forza degli arti superiori, senza contare i benefici indiretti derivati dalla pratica di un'attività nella natura - spiega il medico -. Da un punto di vista mentale aiuta nello sviluppo dell'attenzione e della gestione delle proprie risorse, nella previsione e risoluzione di problemi e nella collaborazione con i compagni».
A livello agonistico, invece, l'arrampicata sportiva non può essere praticata da tutti. Si tratta, infatti, di un'attività complessa in cui «occorrono qualità allenate». Non è indicata, ad esempio, «alle persone in soprappeso o con problemi articolari, così come a chi soffre di ipertensione poiché è un'attività con impegno cardiocircolatorio di pressione». In generale, il dottore consiglia «di iniziare con cinque minuti di arrampicata su roccia, e aggiungerne altri cinque ogni settimana fino a quando si sale per 30 minuti». Nella preparazione è bene «alternare un lavoro di potenziamento equilibrato di tutti i muscoli a un lavoro alla forza, mirato a specifici distretti corporei».


FE. C.

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