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Sacche di sangue in calo in Sicilia. L'Ail: "scorte insufficienti"

PALERMO. In Sicilia, e in particolare a Palermo, le scorte di sacche di sangue rischiano di essere insufficienti per le esigenze di migliaia di malati in cura. A lanciare l'allarme sono il direttore della medicina trasfusionale dell'ospedale Cervello, Raimondo Marcenò, e il presidente di Ail Palermo, Pino Toro, che lanciano un appello a cittadini e istituzioni.     «Durante il periodo estivo, viene registrato un calo del numero delle donazioni di sangue pari a circa il 20 per cento delle mille sacche che in media sono raccolte mensilmente nel nostro centro trasfusionale - afferma Marcenò in una nota -. La carenza è accentuata dal fatto che a Palermo confluiscono anche molti pazienti provenienti da tutto il bacino regionale; cosa che avviene per tutte le specialità, ma in particolare per il settore ematologico e per i trapianti di midollo osseo e per quelli di organi». «Le nostre scorte, quelle dedicate all'emergenza - aggiunge-, sono in via di totale esaurimento e ci affidiamo alla disponibilità che si ottiene giornalmente attraverso le raccolte di sangue e l'importazione di scorte da altri centri trasfusionali. Si rischia di non poter garantire la necessaria programmazione degli interventi di chirurgia, oltre che la regolare assistenza ai pazienti talassemici, ai leucemici, ai trapiantati».   L'aumento del fabbisogno di sangue in estate è da ricondurre all'andamento crescente del numero di incidenti stradali e, dunque, quello delle vittime, dei feriti.    « A Palermo sono tantissimi i malati di talassemia e di leucemia che richiedono trasfusioni continue, anche nei mesi estivi - aggiunge Pino Toro dell'Ail - e cresce il numero dei politraumatizzati nel mese di agosto. La cultura della donazione dovrebbe essere insegnata ai giovani come una priorità, come uno dei primi doveri della maggiore età».

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