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Aumentano in Sicilia le donazioni di organi

PALERMO. Dal primo gennaio al 23 maggio di quest'anno sono state 37 le donazioni di organi fatte in Sicilia e 24 le opposizioni espresse da familiari di pazienti in morte cerebrale. Lo comunica il Centro regionale trapianti, coordinato da Vito Sparacino, in occasione della giornata nazionale della donazione di organi che si celebra domani. Palermo è la provincia con il maggior numero di donazioni 18: 14 all'Arnas Civico, 3 a Villa Sofia, uno all'Ismett. Segue Catania con 5 donazioni: uno all'Arnas Garibaldi, quattro al Cannizzaro. A Messina sono state registrate tre donazioni, tutte al Policlinico. E ancora tre donazioni a Gela, 2 all'ospedale di Taormina; 2 ad Agrigento, 2 al presidio ospedaliero di Ragusa, 2 all'Umberto I di Siracusa. Altre due donazioni sono state effettuate a Malta con cui la Sicilia ha dal 2011 un accordo operativo in base al quale tutti i potenziali donatori di organi maltesi non utilizzati nell'isola verranno proposti alla Crt e gestiti allo stesso modo dei donatori siciliani. Questi dati confermano il trend positivo del 2011 e del 2012. Nel 2011, dopo una flessione delle donazioni registrate nei due anni precedenti, il sistema regionale di donazione e trapianto di organi e tessuti è, infatti, tornato a crescere raggiungendo e superando il picco di donatori del 2008 e facendo pertanto registrare un nuovo massimo storico di 73 donatori procurati pari a 14,6 donatori per milione di abitanti. Nel 2012 si è avuto un ulteriore incremento dell'attività di procurement (18,6 donatori per milione di abitanti) che colloca la Sicilia al di sopra della media europea (17,4 donatori pma) e l'avvicina alla media nazionale (22 donatori pma). Questo risultato è da ricollegare a un incremento del numero di donatori segnalati e a una riduzione del tasso di opposizione alla donazione che scende dal 57% del 2010 al 52% nel 2011 e al 42% nel primo semestre del 2012. Per quanto attiene al procurement di cornee, nel 2012 non si è confermato il trend all'aumento registrato nel 2011: il numero di cornee prelevate si è fermato a 70 contro le 81 prelevate nel 2011. «Questo fenomeno - spiega Sparacino - è dovuto alla contrazione di prelievi in donatori a cuore fermo che è collegata alla frequente indisponibilità di oculisti nelle ore pomeridiane e notturne. Il Crt - conclude il coordinatore regionale - sta perseguendo l'obiettivo di formare Coordinatori locali in grado di eseguire personalmente il prelievo delle cornee e rendersi in tal modo indipendenti dagli oculisti».

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