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Palermo, al Civico nuova tomoterapia contro i tumori

Si tratta di un tipo di radioterapia, impiegata per curare alcune patologie tumorali, in cui la radiazione viene emessa in modo mirato preservando i tessuti sani

PALERMO. E' stata inaugurata stamani all'ospedale Civico di Palermo, la tomoterapia, un tipo di radioterapia, impiegata per curare alcune patologie tumorali, in cui la radiazione viene emessa in modo mirato preservando i tessuti sani. Differisce dalle altre forme di radioterapia esterna in cui viene irradiato contemporaneamente il volume intero del tumore e l'ospedale Civico è l'unica struttura pubblica nell'Italia meridionale ad esserne provvisto.
La Tomoterapia (un bunker con locali e macchinari ad alta tecnologia nuovi) è stata realizzata con fondi europei Po Fesr pari a 4 milioni e 700 mila euro, investiti per acquistare l'attrezzatura e predisporre gli spazi vicini all'Unità operativa di Radioterapia nel primo padiglione delle Unità operative oncologiche. Al taglio del nastro stamani hanno preso parte, tra gli altri, l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, il commissario straordinario dell'Arnas Civico, Carmelo Pullara, il direttore sanitario, Renato Li Donni, il sottosegretario al Ministero della Salute, Adelfio Elio Cardinale e il preside della Facoltà di Medicina, Giacomo De Leo, il presidente dell'Ordine dei Medici, Salvatore Amato.
Per l'assessore Borsellino "la tomoterapia all'Arnas Civico di Palermo rappresenta un salto di qualità nella cura di alcune patologie tumorali:  inciderà sulla mobilità passiva evitando che i pazienti lascino la Sicilia per curarsi altrove. La tomoterapia, a Palermo si aggiunge, inoltre,  alla radioterapia avanzata che viene eseguita nel Polo di Catania, all'Ospedale Cannizzaro, anche questa ottenuta con i fondi europei, potenziando così la rete radioterapica in Sicilia".
"Per il Civico l'installazione della tomoterapia è un attestato di eccellenza di cui la nostra sanità regionale deve andare orgogliosa  sottolinea il commissario straordinario, Carmelo Pullara - consideriamo che, tale attrezzatura, è presente attualmente solo in 300 centri sanitari al mondo. La nuova metodica è un complemento alla vocazione oncologica dell'Azienda Ospedaliera".

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