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Nuovo pronto soccorso all'Ospedale dei Bambini

Inaugurati i nuovi locali dell'area d'emergenza del Di Cristina. "Migliorata la logistica". Presente anche l'assessore alla Sanità Massimo Russo

PALERMO. Sono stati inaugurati a Palermo, dall'assessore regionale alla Salute Massimo Russo, i nuovi locali del pronto soccorso dell'Ospedale dei Bambini a cui si accede da via dei Benedettini, accanto al vecchio ingresso del "Di Cristina". Alla cerimonia di inaugurazione era presente anche il commissario straordinario Carmelo Pullara e il direttore del Pronto soccorso pediatrico Fortunata Fucà. "E' stata migliorata la logistica - ha detto Fucà -: adesso sono più grandi le tre sale per le visite, quelle per i codici bianchi e verdi, rossi e gialli. Più spazio anche per l'accesso dei piccoli pazienti in barella. E questo significa una maggiore funzionalità dell'area di emergenza". Ogni anno al pronto soccorso dell'ospedale dei Bambini vengono registrati circa 50 mila accessi: negli ultimi tre mesi sono stati 12.500 con un aumento dei codici gialli e rossi, 250 in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel nuovo pronto soccorso "una particolare attenzione è stata rivolta all'accoglienza e al ricevimento dei pazienti e dei familiari - ha aggiunto Pullara - c'é un sistema di televisori a circuito chiuso nella sala d'attesa. C'é inoltre dopo qualche mese di sperimentazione un display che indica i tempi di attesa diversificati per i codici assegnati". Per l'assessore Russo "ora ci sono le condizioni minime necessarie per lavorare bene. Abbiamo finalmente rotto con il passato dove si elaboravano progetti faraonici del tutto inutili che procuravano solo sprechi di soldi e risorse. Bisogna continuare su questa strada e solo così la Sicilia sarà presa ad esempio come una ragione dove il sistema sanitario è valido, efficiente e virtuoso". L'assessore Russo ha anche anticipato che il 14 maggio sarà siglato un accordo tra l'ospedale dei Bambini di Palermo e il Gaslini di Genova "un protocollo che prevede lo scambio di know how tra i nostri e i loro professionisti soprattutto nelle branche dell'oftalmologia, neurochirurgia e urologia pediatrica con lo scopo di ridurre e poi abbattere definitivamente la mobilità passiva dei pazienti".

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