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Policlinico di Palermo, al via l'ampliamento

Si sblocca il progetto per la ristrutturazione della struttura. Le opere, che potrebbero partire già a febbraio, comporteranno la spesa di 51 milioni di euro

PALERMO. Esaurito l'iter di vari ricorsi, si sblocca il progetto per la ristrutturazione e l'ampliamento del Policlinico di Palermo. Le opere, che potrebbero partire già a febbraio, comporteranno la spesa di 51 milioni di euro.
Giunge così all'epilogo una lunga vicenda cominciata molti anni fa quando l'Università di Palermo stipulò un mutuo di 100 miliardi di lire con la Cassa depositi e prestiti per costruire un secondo Policlinico. L'ipotesi poi tramontò per dare via libera a un progetto di allargamento dell'ospedale esistente, che sarà dotato di una rete di corridoi sotterranei, di una grande area di emergenza-urgenza, di nuovi padiglioni.
L'appalto é stato aggiudicato nel 2010 a un'associazione temporanea di imprese guidata dalla Pavesi di Catania, ma finora l'inizio dei lavori è stato bloccato da una serie di ricorsi che ora si sono chiusi. "A febbraio - hanno detto il rettore Roberto Lagalla e il suo delegato al Policlinico, Giovanni Cerasola - i lavori potranno partire perché intanto l'associazione temporanea di imprese ha concluso la progettazione esecutiva, ora all'esame del Rup, il responsabile unico del procedimento dell'Ateneo". A gennaio, infine, l'Università pagherà l'ultima rata per l'estinzione del mutuo.
Nel frattempo, ha annunciato Cerasola, l'ex Imi diventerà un polo ambulatoriale che consentirà di decongestionare il Policlinico con venti ambulatori, una struttura in grado di assicurare 5000 endoscopie l'anno, una day surgery per piccoli interventi, un day hospital. Il rettore ha anche detto che è stato appena raggiunto un accordo con la Regione siciliana su circa mille paramedici (infermieri, tecnici di laboratorio, ausiliari) in servizio al Policlinico. Nei prossimi sette anni passeranno a carico della Regione e ciò consentirà di alleggerire ulteriormente il bilancio dell'Università.

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