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Sla, team Italia-Usa scopre un nuovo gene

È il primo a suggerire un meccanismo responsabile della malattia. Lo studio, finanziato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, è stato presentato al Congresso mondiale sulla sclerosi laterale amiotrofica

ROMA. Ricercatori italiani e americani hanno scoperto un nuovo gene responsabile della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il primo a suggerire un meccanismo alla base della malattia. Il malfunzionamento del gene, “VCP”, porta all'accumulo di “rifiuti cellulari” che intossicano e uccidono i neuroni motori, portando alla paralisi.
La scoperta è pubblicata sulla rivista Neuron e presentata al Congresso mondiale sulla SLA a Orlando, negli Stati Uniti. Il risultato, spiega uno degli autori, Adriano Chiò del Centro SLA del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino e Ospedale Molinette, è frutto di uno studio finanziato tra gli altri dalla Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC).
È stato analizzato per la prima volta tutto il “Dna codificante”, cioè che produce proteine (detto “exoma”), di svariate famiglie italiane e americane con membri malati di SLA. Il gene scoperto, spiega Chiò all'ANSA, responsabile di circa il 2 per cento dei casi di SLA, è molto importante perché, al contrario dei 3 geni della SLA finora noti, è il primo a suggerire anche un meccanismo d'azione per la malattia: la proteina VCP è coinvolta nello smaltimento dei rifiuti tossici della cellula e i neuroni colpiti nella SLA muoiono proprio per accumulo di sostanze aberranti al loro interno. Presumibilmente, quindi, trovando sostanze in grado di azionare VPC e impedire questo accumulo, si potrebbe arrivare a una cura almeno per alcuni pazienti con SLA.

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