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Trapani, Boscaglia: Marcone resta titolare

Il mister granata indossa la toga dell’avvocato difensore e si produce in un’arringa che riguarda non solo il portiere, ma, complessivamente, tutto il reparto arretrato.

TRAPANI. Solo nella prima partita della stagione, all’«Adriatico Giovanni Cornacchia» di Pescara non ha perso gol. Ma se, in precedenti occasioni è risultato, come si dice, «incolpevole», nella partita contro la Virtus Entella il portiere Richard Marcone ha sulla coscienza entrambi i gol della formazione allenata dall’ex bancario Luca Prina. Mister Roberto Boscaglia, un «padre» per i suoi giocatori, e, comunque, rimasto «aziendalista» come quando la campagna acquisti la faceva lui, indossa la toga dell’avvocato difensore e si produce in un’arringa che riguarda il portiere e complessivamente tutto il reparto arretrato della squadra: «Marcone è classe 1993, è fortissimo, ed è nostro.

In questo momento è il portiere titolare del Trapani. Dietro di lui abbiamo Lys Gomis, altro grandissimo portiere. E' normale che se Richard dovesse sbagliare ogni partita si debbano prendere provvedimenti, ma questo vale per tutti quanti. Finora non è stato così. L'abbiamo visto e Marcone - ribadisce - è il titolare della nostra squadra». Affermazioni dalle quali emerge sia la figura del «padre» dei giocatori che dell’ «aziendalista».

La sottolineatura che «Marcone è nostro», infatti, è riferibile all’investimento (pare più di 200 mila euro) che il Trapani ha fatto per acquisire, la scorsa estate, il cartellino del portiere che lo scorso anno aveva avuto in prestito dal Vicenza, sollevando anche la società biancorossa dall’onere dei due anni di contratto con Daniele Martinelli anche lui lo scorso anno a Trapani solo in virtù di una cessione temporanea e, sembra, con parte dell’ingaggio a carico dello stesso Vicenza.
Contro la Virtus Entella, Martinelli è stato schierato titolare all’ultimo momento, per l’infortunio occorso nel riscaldamento a capitan Luca Pagliarulo. Non ha demeritato. Tutt’altro. Per quanto la linea a quattro dei difensori fosse assolutamente inusuale comprendendo, da destra a sinistra, Nino Daì elevato ai gradi di capitano ed utilizzato in luogo di Francesco Lo Bue, Martinelli, Mattia Caldara e Simone Rizzato. Ma nella «foga» della sua «arringa», Boscaglia ha coinvolto anche Martinelli e Caldara: «Hanno fatto una grande partita».

Sicché, per il tecnico se c’è stato un reparto che non ha funzionato come avrebbe voluto è stato il centrocampo: «Eravamo abbastanza bassi ed i loro due centrali spesso prendevano palla facile e la giocavano. Questo non doveva succedere. Però abbiamo lavorato anche diversamente, con Nadarevic e Falco che rientravano poco e loro si trovavano sempre con quattro centrocampisti contro tre nostri».

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