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La nuova Primavera made in Italy di Bosi: "Grandi stimoli in questa piazza"

Presentato il nuovo allenatore del Palermo Primavera: "Ho parlato con Gattuso, spetterà a lui decidere se trattenere alcuni elementi in prima squadra dopo il ritiro"

PALERMO. Parte l’avventura della nuova Primavera made in Italy del Palermo. Dopo la fine dell’epoca di Rosario Argento, è partita quella firmata Dario Baccin, a capo del settore giovanile. Un settore giovanile che risente anche della retrocessione della prima squadra. “È vero, c’è una riduzione degli organici ma si continua a lavorare senza nessun ridimensionamento all'insegna della ricerca della qualità”, afferma Baccin.
Per quanto riguarda la Primavera, è cambiata anche la guida tecnica, affidata a Giovanni Bosi, presentato oggi allo stadio Barbera. L’ossatura della squadra è già pronta e partirà verso l’Irpinia per la preparazione del campionato, che comprenderà anche le compagini di Serie B. Una squadra composta al 95 per cento da italiani e siciliani, con l’innesto di due-tre stranieri. Una politica che rompe col recente passato della Primavera, che anche in questa stagione si allenerà e giocherà le partite ufficiali nell’impianto di Santa Flavia.
"Sono contento di essere venuto a lavorare in una piazza così importante e che ha una prestigiosa tradizione nel settore giovanile e io l'ho provato sulla mia pelle quando sono stato eliminato dai rosanero in una Final eight", afferma Bosi, il quale, malgrado un’esperienza con una prima squadra nei primi mesi del 2013 in Lega Pro col Treviso, ha deciso di rituffarsi nel campionato Primavera, «perché lo trovo molto stimolante. Anzi, paragonato proprio alla Lega Pro, lo trovo anche di livello superiore».
Con la regola che impone gli under 21 in Serie B, è probabile che la collaborazione con la prima squadra diventi ancora più intensa. “Ho incontrato e parlato con Gattuso – racconta Bosi - e ho trovato in lui molto interesse nel settore giovanile. Ci sono elementi in questo momento in ritiro con la prima squadra come Monteleone e Malele. Spetterà a lui, al termine della preparazione, fare le valutazioni su questi ragazzi. Se deciderà di tenerne qualcuno, possiamo solo essere contenti. La regola degli under 21 in B può aiutare il loro inserimento”.

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