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Le lacrime di Miccoli: "Pronto a restare anche in B"

La reazione dell'attaccante rosanero al fischio finale di Palermo-Udinese, dopo la sconfitta che avvicina i siciliani alla serie B: "Non ci credevamo"

ROMA. "Noi ci credevamo". Così Fabrizio Miccoli spiega le sue lacrime al fischio finale di Palermo-Udinese, dopo la sconfitta che avvicina i siciliani alla serie B per la quale l'attaccante si dice "pronto a restare a Palermo".

"Ci credevamo - ha aggiunto l'attaccante rosanero, a Sky - viste le ultime cinque partite. Ora vediamo cosa succede nelle ultime due partite. Se mi avessero detto che retrocedevo col Palermo, non ci avrei creduto. E invece è successo".

Poi il futuro: "Quando ho detto che smettevo, scherzavo. Voglio continuare. Parlerò con Zamparini, sono pronto a qualsiasi categoria: me lo deve dire lui cosa vuole fare, accetterò di continuare o anche di andare via. Ma vista la curva oggi, non ce la faccio ad andar via". Tra gli errori della stagione, Miccoli annovera "aver mandato via Sannino dopo tre partite, o quanto a me essermi fatto espellere due volte dalla panchina, mai successo in carriera".

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