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Zamparini: "Credo ancora al miracolo salvezza"

"Sarà un combattimento fino all'ultima domenica", ha affermato il presidente del Palermo. Il futuro di Zamparini, invece, è sempre in rosanero. "Sto già lavorando alla prossima stagione, al nuovo centro sportivo e al nuovo stadio di Palermo, sarà di 30-35 mila posti, il progetto è pronto da due anni ma ora dipende tutto dalla parte amministrativa"

PALERMO. Finchè c'è vita c'è speranza. Il pari di ieri col Bologna dopo le vittorie su Roma e Sampdoria ha un pò raffreddato l'entusiasmo ma per Maurizio Zamparini il destino del Palermo non è ancora segnato. La lotta per non retrocedere al momento sembra coinvolgere, oltre alla squadra rosanero, Genoa e Siena «ma speriamo di agganciarne qualche altra, può essere che qualcuna, nelle ultime giornate, molli un pò. Sarà un combattimento fino all'ultima domenica», le sue parole ai microfoni de «La Politica nel Pallone» su Gr Parlamento. Al momento comunque «le chance sono uguali per tutte e tre anche se il Siena, per quanto con un futuro molto incerto visti i problemi del Montepaschi, è favorito perchè è mentalmente più libero e ha un ottimo allenatore. Se noi ci salviamo è un miracolo, sarebbe come uno scudetto o una seconda promozione in serie A, ma ai miracoli io ci credo, ci servono altri 4-5 punti».
«È un anno tragico, in cui ci è tutto contro: ieri non tanto per gli errori dell'arbitro, quanto per l'errore di uno dei nostri migliori giocatori». Maurizio Zamparini non ha ancora perso le speranze per la lotta salvezza del suo Palermo, e pur indicando nella 'paperà di Sorrentino la causa del pari di ieri lancia l'allarme arbitri. «È un'annata maledetta - ha detto Zamparini, intervenendo a Radio Radio - Ieri Sorrentino ha commesso un errore che non era mai capitato, nella sua vita di portiere: è andato per prendere la palla con le mani, che alla sua età non si deve fare, e poi si è accorto che era un retropassaggio e non poteva. E ha fatto il patatrac...». Ma Zamparini ne ha anche per gli arbitri: «Abbiamo avuto solo un rigore a favore, e 8-9 contro. Ce ne sono almeno tre-quattro evidenti non dati. Noto un errore a nostra svantaggio e uno a vantaggio del Siena, senza saremmo noi a 30 e loro a 28...Ci sono errori in continuazione, mi fanno pensare male. In questo finale di stagione - ha aggiunto il presidente del Palermo - faccio una preghiera a Braschi: gli arbitri devono avere la massima attenzione. Non possono essere decisivi per la salvezza».
 E che gli arbitri sbaglino meno. «Ci vuole buon senso - commenta Zamparini, tornando su alcuni episodi dubbi che hanno penalizzato la sua squadra - L'introduzione degli arbitri di porta per vedere se la palla è entrata o meno è stata una tragedia, non perchè siano incapaci ma perchè, siccome sono tutti collegati, vanno a precludere la libera interpretazione nel cervello del direttore di gara dandogli un impulso che lo condiziona. Ecco, toglierei l'auricolare, bisogna cambiare l'organizzazione tecnica della struttura». Ma l'annata «tragica», come la definisce lo stesso Zamparini, non è da imputare ai soli errori arbitrali. Qualche giocatore ci ha messo del suo («Sorrentino? Non ci avrà dormito la notte e non ci dormirà tutta la settimana ma sono cose che succedono, che fanno parte della sfortuna del momento», il riferimento alla papera di ieri) ma lo stesso presidente non viene meno alle sue responsabilità.

Sempre ai microfoni di Radio Radio, Zamparini ha rincarato la dose: «su Su Kurtic c'era un rigore enorme, come quello non dato a Ilicic a Udine». «La squadra non era così sbagliata - ha aggiunto -, solo che per tanto tempo abbiamo avuto un allenatore perdente, che ci ha messo in questa situazione. Se giochiamo così il calendario non è complicato. È più difficile giocare col Bologna che con Inter e Fiorentina».

«Gli errori più grandi li ho fatti io, prendendo dopo tre giornate persone che non andavano bene per il Palermo, a cominciare dall'allenatore». Zamparini punta il dito contro Gasperini, a cui non 'perdonà le mancate vittorie interne con Siena, Atalanta e Pescara, «ha avuto un'annata disastrosa, non ci credeva e la squadra lo percepiva», dice ancora a proposito di Gasperini. Ma non ne ha solo per lui. «È mancata una guida tecnica adeguata che poi è stata la stessa che mi ha fatto fare un mercato deleterio a gennaio - il chiaro riferimento a Lo Monaco - Sono arrivati Aronica e Sorrentino ma anche innesti sudamericani non pronti per il nostro campionato». Alla fine, così, sono tornati Sannino e Perinetti («averli mandati via è stato un errore, rimarranno anche l'anno prossimo a prescindere da quello che succederà») e Zamparini spera con loro di togliersi qualche soddisfazione, magari già dal derby col Catania, dove l'auspicio di tutti è che non si verifichino incidenti. «Con Pulvirenti ho un ottimo rapporto, spero che sia lo stesso anche fra le due tifoserie», aggiunge Zamparini, in attesa di conoscere il futuro di Miccoli: «bisogna vedere in che condizioni arriva a fine stagione e se decide di giocare ancora in un campionato competitivo o se preferisce gli arabi dove guadagna il doppio e corre di meno. Quest'anno mi ha dato il 50% in meno dell'anno scorso». Il futuro di Zamparini, invece, è sempre in rosanero. «Sto già lavorando alla prossima stagione, al nuovo centro sportivo e al nuovo stadio di Palermo, sarà di 30-35 mila posti, il progetto è pronto da due anni ma ora dipende tutto dalla parte amministrativa». 

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