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Rossi: "In campo per scrivere una pagina di storia"

L'allenatore del Palermo è pronto alla sfida contro il Milan e avverte: "I neocampioni d'Italia non saranno sazi"

PALERMO. Si può scrivere la storia del Palermo. Tanto vale la semifinale di Coppa Italia di domani al Barbera contro il Milan. Delio Rossi lo sa bene, ma allo stesso tempo cerca di esorcizzare l’appuntamento che sta facendo salire la temperatura per le strade della città. Basta dire che in conferenza stampa allo stadio il tecnico rosanero ha paragonato l’allenamento di ieri alla sfida di stasera.
"Domani possiamo scrivere la storia". Non sono le parole di un incosciente, e Rossi spiega il significato di quanto detto. «Questo è il mio  modo di interpretare il calcio. Non esiste una partita più importante delle altre per me e quindi le preparo tutte allo stesso modo. Però è anche vero che  le gare non sono tutte uguali. Con quella col Milan possiamo scrivere una pagina di storia per Palermo, ma anche per questa parte d’Italia che dal punto di vista calcistico ha ricevuto di meno rispetto a un’altra parte del Paese».

Non sarà un Milan sazio. Ma tra il Palermo e la finale di Roma c’è l’ostacolo dei neocampioni d’Italia da superare. Altro che Milan sazio secondo Rossi. «Una squadra, se ha vinto, non è sazia. Mi aspetto quindi i campioni d’Italia domani in campo. Anzi, saranno ancora più sereni, perché in virtù di questo successo appena conquistato, non dovranno dimostrare nulla. Non si sono allenati ieri? Sono giocatori strutturati, non è un problema per gente come loro abituata a giocarsi la vita ogni tre giorni».

Dubbio Ibra: "Non faccio formazione in base allo svedese". Sempre a proposito di Milan, tra i rossoneri c’è il dubbio Ibrahimovic che risente di problemi a una caviglia e oggi non si è allenato. I piani dell’allenatore di Rimini comunque non cambierebbero. «Ibra è il loro terminale offensivo, un giocatore che permette tante alternative in attacco. Ma se non ci sarà lui in campo, giocheranno in altra maniera. Detto questo, non faccio non schiero una formazione pensando se lo svedese gioca o meno». A proposito di formazione, Rossi ha detto di avere ancora qualche dubbio. Gli ultimi rebus sembrano riguardare l’attacco. Doppio trequartista o due punte? Sembra probabile comunque che il Palermo scenderà domani in campo con la stessa formazione schierata dal primo minuto nel match di San Siro con Pinilla e Hernandez supportati da Pastore. Favorito a centrocampo, dunque, Acquah su Bacinovic.

"Partire dallo 0-0". A proposito di giocatori, sono due le idee principali che Rossi ha voluto inculcare ai suoi uomini alla vigilia della partita. «Questa gara noi dobbiamo giocarcela. E soprattutto non dobbiamo pensare di partire dal 2-2 dell’andata, ma dallo 0-0. Questa è un’altra partita e ai giocatori ho detto la stessa cosa e sono convinto che la squadra farà un grande match. È la partita della vita? Questo ragionamento lo fanno i piccoli giocatori, perché pensano che non avranno più possibilità di giocarne altre. Un giocatore deve sempre essere ambizioso».

In caso di rigori, Miccoli ci sarà. Sulla semifinale anche Zamparini ha parlato con Rossi e il tecnico si è limitato a dire che tra i due si è parlato solo del momento contingente, della partita col Bari e di quella col Milan. E se domani con i rossoneri dovesse finire ai rigori, come si comporterà Rossi con Miccoli dopo il tiro dal dischetto sbagliato malamente dal capitano contro il Bari? «Per me quell’episodio non è influente. Miccoli è rigorista, ha voluto battere rigore così, ma è stato il primo a essere dispiaciuto, infatti dopo il rigore fallito ha un po’ staccato la spina. Se si va ai rigori, comunque lo calcerebbe perché è rigorista e se lo batte da Miccoli, avrà più possibilità di segnare».

La simbiosi col pubblico. Un altro capitolo della conferenza viene dedicato da Rossi al pubblico. Oggi ci sarà il tutto esaurito e i tifosi sugli spalti sono pronti a diventare il dodicesimo uomo in campo per i rosa. «La nostra gente è sempre stata qualcosa in più per noi. Si è creata ormai una sorta di simbiosi con i tifosi. Loro trasportano noi, ma spesso capita che siamo noi a trascinare loro. Mi auguro che la squadra giochi tenendo conto dei sentimenti della gente».

L'orgoglio di giocare queste partite. Infine Rossi chiude con una punta di orgoglio quando gli viene chiesto di paragonare questa sfida a quella dello scorso anno che valeva i preliminari di Champions contro la Sampdoria. «Già il fatto di essermi giocato queste due partite, vuol dire cha a Palermo ho fatto tanto. Mi auguro che la prossima sia ancora più bella di quella di domani». Come a dire, non deve finire tutto oggi.

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