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Zamparini insiste: andrò via

Il presidente del Palermo: “Sto pensando al mio successore. Il calcio prima era un sogno ora è dominato dai poteri”

ROMA. "Devo pensare al dopo Zamparini. Non sono arrabbiato ma deluso. Il calcio prima era un sogno ora è dominato dai poteri": così il presidente del Palermo, Maurizio  Zamparini. "Sono deluso da questo calcio - ha aggiunto intervenendoa Radio anch'io Sport - Il calcio una volta era un sogno, oggi non  lo è più. Mancano le istituzioni che dovrebbero garantire la  correttezza".     
Secondo il presidente del Palermo, "gli arbitri sono vittime del sistema. Ora sono autoreferenti, hanno un'autonomia che deve essere regolata. E' stata presa una strada sbagliata, perché  gli arbitri diventano un altro potere e diventano corruttibili. Gli arbitri non si fanno corrompere per soldi ma per la  carriera. E' la storia che lo dice. Per anni, Collina non ha arbitrato la Juventus perché non esitava ad assegnare rigori  contro i bianconeri". "Il problema non sono gli arbitri ma le istituzioni che non vogliono cambiare - ha aggiunto Zamparini -. Non vorrebbero mai la moviola in campo, ma non la vuole né l'Uefa né la Fifa. Gli  arbitri sono vittime del sistema. Se arbitrassero con un altro sistema, tipo quello inglese, sarebbero i migliori. Con Calciopoli il sistema è stato sfiorato. Quando è scoppiato lo scandalo, hanno colpito Moggi e Giraudo. D'accordo, ma era il sistema ad essere marcio".    
Zamparini ha parole dure per il presidente della Fifa Joseph Blatter. "Blatter è l'esempio del potere economico e della burocrazia. Ci porta via i giocatori per le Nazionali e per fare cassa - ha sottolineato - Noi mandiamo calciatori in Australia o in Giappone per il signor Blatter che va per fare cassa e per essere rieletto".

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