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Pinilla trascina il Palermo, riecco i rosa tornano

Vittoria senza se e senza ma, in cui anche se il risultato è rimasto sempre in bilico, i padroni di casa non hanno mai particolarmente sofferto i forcing degli uomini di Gasperini

PALERMO. Un buon Palermo e soprattutto un super Pinilla superano il Genoa per 1-0 nel posticipo della decima giornata della Seria A. La squadra di Rossi era chiamata a un riscatto dopo le quattro sconfitte consecutive tra campionato e coppa e soprattutto dopo una settimana tribolata come questa che ha visto anche le dimissioni del direttore sportivo Walter Sabatini. E i rosanero hanno dato stasera ottime risposte al proprio pubblico, vincendo e convincendo in una partita dalle mille insidie, prima fra tutte la presenza del fischiatissimo ex Luca Toni, il più pericoloso tra i suoi, che, però, ancora una volta è rimasto all’asciutto con la sua ex squadra.
Vittoria senza se e senza ma, in cui, anche se il risultato è rimasto sempre in bilico, i rosa non hanno mai particolarmente sofferto i forcing degli uomini di Gasperini. Il successo, che rilancia i rosa a 14 punti, rappresenta il miglior viatico per la settimana che si sta per aprire che vedrà il Palermo impegnato nel turno infrasettimanale a Milano col Milan e domenica prossima al Barbera nel derby col Catania. E' stata la vittoria di Rossi, che ha rimesso in cantina la difesa a tre per affidarsi allo schema “classico” con Ilicic, Pastore dietro a Pinilla, rinunciando così anche a Miccoli. Parte bene il Genoa che cerca di sviluppare il gioco sulle fasce con Rudolf e Mesto alla ricerca della giocata vincente per Toni. Ma è il Palermo a poco a poco a prendere in mano il pallino. Il suo uomo più pericoloso, come nelle ultime partite, è ancora una volta Pinilla, che all’11’ gira sul palo un cross basso di Cassani. Ma un’occasione ancora più clamorosa capita sui piedi della punta cilena al 18’. Pastore inventa un passaggio filtrante per il numero 51 rosanero che si ritrova a tu per tu con Eduardo. Pinilla avrebbe l’opportunità dell’assist comodo a Ilicic, ma decide per il dribbling sul portiere rossoblu, che però n si fa ingannare. Troppo egoista nell’occasione Pinilla. Per l’ex attaccante del Grosseto sembra una serata stregata. La dimostrazione al 23’, quando colpisce il secondo palo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La dea bendata tanto invocata da Zamparini sembra ancora una volta voltare le spalle ai rosanero. La sfortuna, però, non demoralizza Pinilla, che lotta come un leone su ogni pallone, trascinando compagni e il pubblico del Barbera. Si rischia di essere ripetitivi, ma ancora al 31’ capita tra i piedi di Pinilla una clamorosa palla gol. Stavolta è Ilicic dalla fascia destra a mettere col contagiri la sfera in area, ma la punta cilena, disturbata dalla provvidenziale uscita di Eduardo, mette fuori. Dopo tanto sbattersi, però, al 41’ arriva finalmente il momento di esultare per Pinilla, che completa il monologo del primo tempo con il gol. Pastore, con una magia di prima col tacco, mette di nuovo solo davanti a Eduardo il numero 51  rosanero, che stavolta con un destro perfetto infila il Grifone. Pinilla può, dunque, scaricare tutta l’esultanza che aveva dovuto trattenere nelle precedenti occasioni. Il vantaggio alla fine del primo tempo è meritato e l’ 1-0 sta quasi stretto ai rosa, che hanno giocato un primo tempo di grande intensità, creando almeno sei palle gol limpide. Non se la prenda nessun giocatore di Rossi, però, se al termine del primo tempo viene da dire Pinilla 1 – Genoa 0. Meno occasioni da gol nel secondo tempo, col Palermo che comunque tiene sempre in mano l’iniziativa cercando di andare a chiudere il match senza, però, pungere la difesa a tre schierata da Gasperini come nella prima frazione. E allora la più grande emozione della ripresa è regalata dall’esordio in questo campionato di Fabrizio Miccoli. Il pubblico lo ha acclamato fin da quando ha iniziato il riscaldamento. È esploso, invece, quando all’80 ha preso il posto del grande protagonista della serata, il match winner Pinilla, senza dubbio il migliore in campo. Da qui alla fine solo un brivido sulla schiena dei tifosi con il tiro da distanza ravvicinata di Veloso. Sirigu c’è e blocca. Al termine il pubblico del Barbera può finalmente tornare a esultare.

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