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Rossi: "Siamo il nuovo che avanza"

PALERMO. Se da un lato c’è Cesare Maldini che crede che un Palermo in Champions sia un male per il calcio italiano in funzione del ranking Uefa, dall’altro c’è Delio Rossi che non è d’accordo con le parole della bandiera del Milan del passato. «Ritengo che il bello del calcio sia il nuovo che avanza. Questo nuovo è ancora più bello se è costruito con giocatori giovani e di talento. Sennò, come dice Zamparini, diamo d’ufficio i primi quattro posti alle squadre più blasonate e ci leviamo il pensiero. Poi non mi sembra che queste squadre abbiano fatto così bene in Europa di recente», ha affermato il tecnico rosanero oggi in conferenza stampa a Boccadifalco. Parole da patente europea. Quella che Rossi consegna alla sua squadra. Tocca alla squadra, ora, in queste ultime quattro partite conquistare l’Europa che conta, giocando al massimo e soprattutto senza fare calcoli. «Sento parlare di tabelle, di quanti punti servono per conquistare il quarto posto e credo sia sbagliato fare questi ragionamenti. Soprattutto a fine stagione, quando succedono sempre cose strane e imprevedibili». Dunque, secondo Rossi, dire che il prossimo può essere il turno decisivo per Palermo e Sampdoria, rispettivamente impegnate con Milan e Roma, è riduttivo, «anche perché credo che la giornata decisiva sarà l’ultima, quando noi saremo impegnati a Bergamo. Ho questa sensazione». Prima di arrivare a Bergamo, però, ci saranno altre pertite. La prima sarà domani contro il Milan al Barbera, e Rossi spende alcue parole sulle voci che circolano sul futuro del suo avversario di domani, Leonardo. «Io credo che quando un presidente deve criticare il proprio allenatore lo debba fare in privato. Forse a lui è successo questo, e non è stato un bene». Chissà che questo messaggio non sia già arrivato anche dalle parti del Friuli. Infine Rossi dà il suo parere sulla maglia gettata a terra da Balotelli al fischio finale di Inter – Barcellona. «Credo che non ci sia gesto più brutto da fare da arte di un giocatore».

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