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Zamparini: solidale con operai Fiat, ma il calcio non c'entra

Il presidente del Palermo: "Non vedo come possa entrarci la Juventus con la fabbrica. E' un compito dello Stato"

Palermo. "Non vorrei coinvolgere il calcio in queste operazioni: sono solidale con gli operai della Fiat di Termini Imerese, ma non ce l'ho né con la Fiat e neppure con la Juve. Soprattutto non vedo come possa entrarci la società bianconera con la fabbrica". Lo ha detto Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, a pochi giorni dalla sfida di Torino contro i bianconeri, intervenendo ad Affaritaliani.it.    
Ieri un gruppo di tifosi del Palermo, attraverso un sito internet, ha lanciato un appello ai giocatori, chiedendo loro di battere la Vecchia Signora domenica all'Olimpico di Torino e di farlo anche "per gli operai degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese", in cassa integrazione fino al 5 marzo e ormai ad un passo dal licenziamento per la chiusura della fabbrica annunciata ormai da mesi dall'ad dell'azienda Sergio Marchionne. "Io ed il Palermo siamo solidali con gli operai - aggiunge Zamparini - sono preoccupato per la loro situazione, ma non vedo come tutto questo si possa ritorcere contro la Juventus. Il compito del sociale, con le tasse che paghiamo, è di questo Stato. Visto che il Palermo è il maggior contribuente della Sicilia, penso con 14-15 milioni all'anno, direi che la Regione -visto che le incassa - deve pensare a queste cose. Il Palermo calcio ha già grandi preoccupazioni per riuscire a chiudere in pareggio il proprio bilancio".

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