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Mihajlovic: "Un giorno allenerò l'Inter"

CATANIA. Sulle orme di José Mourinho. Le voci che in settimana hanno accostato Sinisa Mihajlovic alla panchina dell'Inter in caso di addio dello Special One con destinazione Real Madrid non colgono impreparato il tecnico del Catania: "Prima o poi - garantisce - allenerò l'Inter. Non so quando, ma ci riuscirò".     Diretto come sempre, Mihajlovic evita però che l'ipotesi di un divorzio dai rossazzurri prenda quota: "Certi discorsi mi fanno piacere, ma il discorso finisce lì. Ho un altro anno di contratto e per quel che mi riguarda, a meno di eventi imprevedibili, resterò a Catania anche nella prossima stagione. Non ho mai parlato con nessuno, né ho preso impegni di alcun genere".  Con la salvezza ormai in tasca, la vigilia della trasferta di Bologna assume per gli etnei e per Mihajlovic toni rilassati, tanto da far anticipare al tecnico, in pieno stile Mourinho, la formazione che andrà in campo al Dall'Ara: Andujar in porta; Potenza, Silvestre, Spolli e Capuano in difesa; Ledesma, Carboni e Biagianti a centrocampo; Izco, Maxi Lopez e Mascara in avanti. "Mourinho lascia sempre un paio di incognite? Lui ha 40 giocatori, io 24. Non posso permettermi di nascondere nulla", dice Mihajlovic con un sorriso.  "In queste ultime due giornate - continua il tecnico degli etnei - darò spazio a chi ho impiegato meno per avere qualche indicazione utile in più per il prossimo anno. Mi aspetto delle risposte. Ledesma? Mi hanno parlato tutti bene di Pablo, ma da quando sono qui non è mai riuscito a dimostrarmi il suo valore. A Bologna avrà un'opportunità, sta a lui sfruttarla. Se farà male, contro il Genoa non giocherà".   Il Catania, giunto a quota 41, vede il primato di punti in A (43) a portata di mano. "Penso che riusciremo a battere il record - dice Mihajlovic - e cercheremo di andare anche oltre provando a vincere entrambe le partite ancora in programma per arrivare a quota 47. Il ritorno a Bologna? Sarà piacevole, sono stato benissimo, non ho rivincite da prendermi. Ringrazierò sempre la famiglia Menarini per avermi dato la possibilità di lavorare in Serie A, l'unico rammarico è legato al non aver potuto completare l'opera".    La situazione di assoluta tranquillità permette a Mihajlovic qualche divagazione che coinvolge due delle sue squadre del cuore: Inter e Lazio. "L'intervento di Totti su Balotelli? Non ho mai dato un calcio così, ma ho fatto cose anche peggiori. Totti non mi sta simpatico, ma è un grande campione e non mi sento di giudicarlo. I fischi dei tifosi della Lazio alla loro squadra? Non mi hanno sconvolto. E' già successo. Il 5 maggio del 2002, io c'ero e lo ricordo bene. La gente è libera di fare quel che vuole".     Chiusura con il mercato: "Non ho ancora parlato con la società di nulla - assicura Mihajlovic - ma è chiaro che se Maxi Lopez, Martinez e Biagianti dovessero partire questa squadra perderebbe moltissimo. Bisognerebbe rimpiazzarli in modo adeguato. Il mercato comunque lo fa la società. A stagione finita, vedremo quali saranno gli orientamenti della dirigenza"

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