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Rivoluzione digitale e modernizzazione della pubblica amministrazione, Zangrillo: «La Sicilia sta vincendo la sfida»

Per il ministro la Regione sta facendo un lavoro straordinario dal punto di vista del percorso di innovazione

Da sinistra Schifani, Zangrillo e Mulè (foto Alessandro Fucarini)
Da sinistra Schifani, Zangrillo e Mulè (foto Alessandro Fucarini)

«L’Italia è un Paese che soffre un ritardo rispetto all’Europa dal punto di vista della digitalizzazione di base: è intorno al 46% rispetto a un’Europa che viaggia al 60%, però stiamo lavorando con grande intensità e con velocità per recuperare tantissime posizioni». Così il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, parlando con i cronisti a margine della XVII tappa dell’itinerario di ascolto «Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori», in corso a Palermo.

«Abbiamo digitalizzato le nostre procedure concorsuali e stiamo facendo un lavoro molto importante sulla formazione - ha aggiunto - Quando sono arrivato alla fine del 2022 il tempo medio dedicato alla formazione dei dipendenti pubblici era di 6 ore all’anno. Oggi viaggiamo introno ai tre giorni all’anno. Ho chiesto con una direttiva recente di garantire ai dipendenti della pubblica amministrazione almeno 40 ore all’anno di formazione. Il mondo cambia con una rapidità straordinaria, non possiamo più ragionare pensando che la formazione sia un orpello, ma è diventata una leve strategica. Oggi se vogliamo che la pubblica amministrazione sia la spina dorsale del nostro sistema pubblico abbiamo bisogno di personale preparato, pronto ad affrontare il cambiamento come un’opportunità e non come una minaccia».

Già 250 procedure semplificate nella pubblica amministrazione

«Io ho un obiettivo contenuto nel Pnrr, semplificare 626 procedure entro giugno del 2026. Il primo step era di 200 procedure semplificate al 31 dicembre 2024, siamo in vantaggio, ne abbiamo già portato al Consiglio dei ministri 250», ha aggounto Zangrillo, parlando con i cronisti a margine dell'incontro. «Il programma del governo prevede una semplificazione amministrativa, e quindi la necessità di avere una pubblica amministrazione sempre più vicina ai suoi clienti, cittadini e imprese - ha detto il ministro - Abbiamo deciso di farlo non con un approccio autoreferenziale, e quindi nel chiuso dei nostri uffici con i nostri esperti di diritto amministrativo, ma di condividendolo con gli enti territoriali».

Per il ministro «la Sicilia nell’economia del nostro Paese è rilevante, il presidente della Regione Renato Schifani sta facendo un lavoro straordinario dal punto di vista del percorso di innovazione e modernizzazione della pubblica amministrazione, e quindi è importante esser qui per ascoltare e capire quali sono le esigenze di questa regione».

L'Intelligenza artificiale aiuta

«Sono un fautore dell’Intelligenza artificiale - ha aggiunto il ministro - e, avendo presente che è uno strumento nella disponibilità dell’uomo: non ha cuore, non ha coscienza, ci aiuta a gestire una mole enorme di dati a una velocità nettamente superiore alla capacità umana. Quindi dobbiamo utilizzarla per sottrarre il perdonale da attività ripetitive che le macchine sanno fare meglio e dedicare le persone ad attività che portano valore aggiunto dal punto di vista intellettuale. Noi stiamo utilizzando moltissimo l’intelligenza artificiale, soprattutto su tutto il tema dell’interoperabilità dei nostri sportelli unici, sulla gestione delle procedure concorsuali con risultati estremante soddisfacenti».

Il ricambio generazionale alla Regione

«La Regione Siciliana ha ripreso negli ultimi anni, grazie all'impegno del mio governo, l’imprescindibile ricambio generazionale, dopo decenni di blocco delle assunzioni. Attraverso concorsi e selezioni, sono entrati giovani capaci e meritevoli, che conferiscono nuova linfa alla pubblica amministrazione regionale, sebbene il cammino verso la modernizzazione sia ancora lungo. Senza professionalità e merito, la burocrazia diventa un freno per istituzioni e società, alimentando inefficienza e immobilismo. Il ricambio ai vertici della burocrazia regionale è stato garantito di recente anche attraverso nuove nomine dirigenziali, portando energie fresche e competenze. Questa trasformazione è essenziale per rendere la Pa più innovativa. Un sistema amministrativo che dimentica rendimento e qualità dei servizi resi, alla lunga infatti, pregiudica anche se stesso, facendo prevalere le spinte all’improduttività e all’appiattimento», ha precisato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

«Rivolgo il mio ringraziamento al ministro per la Pubblica amministrazione Zangrillo per la virtuosa iniziativa che sta portando avanti con il Governo e che punta a semplificare la vita degli utenti. Una collaborazione proficua tra Governo ed enti locali è quantomai necessaria perché questi ultimi rappresentano il primo interfaccia diretto dei problemi e delle necessità dei cittadini», ha evidenziato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

«Il contributo offerto dal Dipartimento della funzione pubblica nella complessa opera di semplificazione è fondamentale per valorizzare i nostri territori. Per questo motivo ringrazio il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per l’ascolto e il confronto avviato al fianco delle amministrazioni locali», ha specificato il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè.

Erano presenti, tra gli altri, il capo del Dipartimento della funzione pubblica, Paolo Vicchiarello, il direttore Ufficio Concorsi e reclutamento, Cecilia Maceli, il dirigente dell’Ufficio per la Qualità della performance e le riforme, Siriana Salvi, e il dirigente dell’Ufficio Semplificazione e digitalizzazione, Luca Cellesi. Tra i relatori anche l’assessore all’Agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca mediterranea, Salvatore Barbagallo, il segretario generale Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, il dirigente generale dell’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica della Regione Siciliana, Vitalba Vaccaro, e il dirigente generale del Dipartimento delle Autonomie locali della Regione Siciliana, Salvatore Taormina.

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