Il Reddito di cittadinanza cambia, arriva la Garanzia per l'inclusione: sino a 6 anni per i truffatori
Il nuovo Reddito di cittadinanza si chiamerà Garanzia per l'inclusione, riguarderà circa 709mila nuclei familiari per una spesa di poco superiore ai 5,3 miliardi. Lo strumento sarà affiancato da altri due interventi per le politiche attive: la Prestazione di accompagnamento al lavoro e la Garanzia per l'attivazione lavorativa riconosciuta a diverse categorie di cittadini. Lo riporta una bozza del decreto di riforma del Reddito di cittadinanza - con altre misure sull'occupazione e su cui lavora il governo - i cui contenuti sono riportati oggi dal Messaggero e dal Sole 24 Ore. C'è anche un inasprimento delle sanzioni per dichiarazioni false e truffe, con pene fino a 6 anni di carcere.
La riforma
Lotta ai 'furbetti'
La lotta ai 'furbetti' del reddito diventa più aspra. Arrivano sanzioni penali: da 1 a 3 anni per chi non ha comunicato all'Inps le variazioni del proprio reddito, e patrimonio, anche se derivano da lavoro in nero. Nel caso di presentazione di documenti contraffatti o informazioni non veritiere per ottenere la nuova Garanzia per l'Inclusione gli anni di reclusione previsti sono da 2 a 6.
Le altre misure
Nel decreto trovano spazio anche altre misure. Sarebbero previste: la proroga al 2025 per i contratti di espansione, una semplificazione delle comunicazioni per i datori di lavoro sportivi, la maggiorazione dell' assegno unico universale nel caso di un solo genitore poiché l'altro risulta deceduto, l'arrivo già quest'anno di tre scadenze (al posto di due) per la richiesta di pensionamento dell'Ape Sociale dei cosiddetti lavoratori precoci, l'adozione di misure per la sicurezza sul lavoro con l'estensione delle tutele Inail anche a studenti che svolgono attività formative, a docenti e ai lavoratori domestici; l'aumento degli sgravi contributivi e previdenziali per i datori di lavoro domestici alle prese con gli aumenti per colf e badanti. Di rilievo anche la norma che punta a modificare la rigidità delle causali previste per i contratti a termine, consentendo la stipula 'libera' fino a 12 mesi e un rinvio alla contrattazione collettiva per gli aumenti fino a 24 mesi.