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Rischio idrogeologico, iniziative della Regione Sicilia contro l'esondazione dei fiumi

Esondazioni fiumi

Proseguono le iniziative messe in campo dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia per mitigare i fenomeni di esondazione dei corsi d’acqua dell’Isola nel caso di eventi meteo avversi sempre più estremi. Dopo aver semplificato e aperto agli interventi dei privati l’attività di scerbatura, la struttura che fa capo alla presidenza della Regione ha attivato un’ulteriore procedura che prevede il finanziamento e l’esecuzione diretta da parte dei Comuni, degli interventi urgenti e indifferibili di manutenzione idraulica. Già undici le convenzioni, per complessivi 1,6 milioni di euro, stipulate tra il segretario dell’Autorità Leonardo Santoro e i sindaci dell’Isola, che più si sono rilevati sensibili verso la problematica.
Altri 48 Comuni hanno aderito all’iniziativa, redigendo con i tecnici della Struttura 60 verbali di somma urgenza per interventi ricadenti nei propri territori, per complessivi 13,5 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023.
«La recente tragedia nell’Isola di Ischia - sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani - dimostra che, ormai, non si può lasciare nulla al caso, perché gli eventi meteo estremi sono sempre di più all’ordine del giorno. Così come avvenuto in queste ore anche in Sicilia, fortunatamente senza vittime. Ci vuole un’attenta e costante attività di manutenzione di tutti i corsi d’acqua, con una sinergia istituzionale tra organi regionali e Comuni. Quello che l’Autorità di bacino, anche su mio impulso, sta facendo».
Nel frattempo, sono sei i cantieri eseguiti direttamente dall’Autorità di bacino. Tra questi sono già stati completati quelli a Termini Imerese e Campofelice di Roccella, nel Palermitano e sono in fase conclusiva i lavori sul torrente Verderame nei Comuni di Misiliscemi e Paceco, nel Trapanese. A breve, invece, verranno avviati analoghi interventi a Stromboli, nelle isole Eolie, e nel Comune di Messina. Appalto in vista anche per i cantieri sui torrenti Cefalà e Milicia nel Palermitano, sul Carboj nell’Agrigentino e sul Mazzarà nel Messinese, per un importo complessivo di 8,4 milioni di euro. Altri 12,4 milioni di euro di fondi Poc sono stati stanziati per le progettazioni, anche con il prezioso supporto degli uffici del Genio civile, dell’Ufficio speciale per la progettazione di Palazzo d’Orléans e acquisendo le progettazioni esecutive eseguite dai Comuni. Numerosi sono, poi, gli interventi già finanziati al dipartimento regionale Tecnico e che verranno attuati attraverso il Genio civile.

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